
Una delle domande fisse nelle conferenze a cui partecipo è questa: “Lei parla spesso di segnali deboli, che cosa intende?”. In letteratura e sulla rete si trova una imponente documentazione, dottrinale e pratica, alla quale rimando. Uso questo strumento in modo diverso da quello della futurologa Elina Hiltunen che ufficializzò per prima la locuzione. Anche ...