LA FLEMMA DEI GIOVANI E IL RAMMOLLIMENTO GENERALE DOPO I LOCKDOWN

Di 0 No tags Permalink 0

Tutto nasce dal ricevimento di questa mail: “Che cambiamenti ha colto nei comportamenti dei suoi amici e conoscenti e loro figli, e in lei stesso, dopo i lockdown degli anni '20-'21?” Mia risposta secca, sempre via mail: “Insofferenza e irrequietezza negli adulti, flemma olimpica nei giovani”. Poi mi sono documentato. La Fondazione francese Jean Jaurès in uno studio recente ...

UN CAMEO GIOCHERELLONE: ELOGIO DELLE INTERCETTAZIONI ERGA OMNES

Di 0 No tags Permalink 0

Ogni lustro riscrivo, con le modifiche e gli aggiornamenti del caso (oggi quello di Matteo Messina Denaro), lo stesso Cameo. Visto l’insuccesso dei precedenti, provo a dargli un taglio giocherellone. Il dibattito sulla libertà fra sostenitori (classi alte e colte) del Ceo capitalism e loro avversari (la Plebe, cioè le classi medie-povere) procede stancamente, con però l’ovvio successo mediatico dei primi, ...

LETTERINA DI NATALE DEL 2015 AI NIPOTI

Di 0 No tags Permalink 0

Ho ritrovato una letterina che nel Natale 2015 scrissi ai miei quattro nipoti. Allora Virginia aveva 12 anni, Carla Maria 10, Jacopo 7, Ada Rosa 5. Incombevano gli attentati Isis e c’era la solita Guerra con la quale noi occidentali conviviamo da settant’anni, senza però indossare mai gli stivali; se del caso noi bombardiamo. “Carissimi, circa 80 anni fa, ogni sera ascoltavamo Radio Londra. La ...

LA CORRUZIONE “RITARDATA” AL TEMPO DEL CEO CAPITALISM DOMINANTE

Di 0 No tags Permalink 0

In via privata, mi ha telefonato un importante personaggio della politica, molto colpito dalla vicenda dei “lobbisti” brussellesi, chiedendomi un parere. L’ho fatto in privato, a voce, lo faccio per scritto, in pubblico. Avendo diretto per oltre 20 anni aziende operanti in svariati prodotti/mercati (pure il militare), comprese multinazionali quotate a Wall Street, uno dei primi ...

L’INVERNO 2022 MI RICORDA QUELLO DEL 1944, SOGNANDO QUELLO DEL 1914

Di 0 No tags Permalink 0

E’ arrivato l’inverno. Mi pare di essere tornato agli inverni della mia fanciullezza adolescenza. Anche allora c’era la guerra, a nove anni una bomba alleata mi aveva ferito a una gamba, zoppo per un anno. Mio papà chiamò quello del 1944 “l’inverno della polenta”, quando la polenta di granoturco o di farina di castagne sostituivano, ...

GUERRA UCRAINA E DEGLOBALIZZAZIONE SECONDO LO “SCENARISTA DISTOPICO” GORDON COMSTOCK

Di 0 No tags Permalink 0

Gordon Comstock non esiste, è un personaggio letterario di George Orwell di cui mi sono impossessato quando decisi di fare lo “scenarista distopico”. Mi diverto, come un adolescente, a disegnare “scenari”, però di secondo livello. Lo scenario di riferimento per me è uno solo, è distopico, lo scrissi tempo fa, lo trovate nel mio Libroincipit (si legge in 30 minuti) La ...

BANCHETTO (VIRTUALE) NELL’INVERNO DELLA POLENTA

Di 0 No tags Permalink 0

Ho deciso di festeggiare i miei 88 anni con un grande banchetto, ovviamente virtuale, come si conviene oggi, nel mitico mondo del CEO capitalism dominante, tutto fuffa e niente sostanza. I lettori che leggeranno questo Cameo scopriranno di essere stati presenti al banchetto. I pittori fiamminghi facevano a gara nello studiare, in termini socio-pittorici, le feste popolari, le sagre, le grandi ...

“LES TROIS GLORIEUSES”, FESTA DEL VINO IN BORGOGNA

Di 0 No tags Permalink 0

Nella ristrutturazione, e conseguente riposizionamento strategico di un’azienda tecnicamente fallita, si utilizza un protocollo ove, in progressione, vengono tagliati i cosiddetti “rami secchi”, si chiudono stabilimenti produttivi, si licenziano operai e impiegati, si toccano appena i manager, specie di alto livello. Io seguivo invece un mio protocollo basato su una radicale contro-intuizione, che partiva dall’alto, ...

UN “DISORDINE LIBERO” E’ PREFERIBILE A UN “ORDINE IMPOSTO”

Di 0 No tags Permalink 0

Se problemi famigliari non me lo avessero impedito, queste ultime due settimane le avrei trascorse in America, a New York e a Chicago (una, capitale della finanza, l’altra, dei cereali, quindi della “vita”) e nelle varie “cinture” del Midwest (il mondo del “lavoro”, il mio mondo per un certo numero d’anni, e tuttora). Amo l’America ...