Fin dal suo primo vagito, ho studiato Uber. Mi affascinava la sua arrogante sconcezza manageriale. Tredici anni dopo, un’inchiesta del Guardian, e di altre 42 testate giornalistiche mondiali, “The Uber Files”, e 124.000 documenti originali “fuggiti” (come?) dagli archivi Uber, scoperchia il verminaio che c’era sotto: la lobbying-corruzione, intesa come strategia di marketing e asset aziendale. ...




