Giovani amici di Zafferano.news vogliono che scriva un Cameo di costume, mi suggeriscono di farlo con un approccio e un linguaggio zafferaniano. Prendo la palla al balzo, così posso non scrivere di Giuseppe Conte, di Matteo Salvini, di Matteo Renzi. Dopo i loro interventi al Senato sarebbe stato imbarazzante. L’unica analisi seria sulla caduta del Governo Conte I (mi dicono che ci sarà il II, sostituendo Renzi a Salvini) l’ha fatta Nicola Morra (Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, sic!). Con la sua impeccabile postura linguistica ha suonato il gong sui giallo-verdi: “Ostentare il rosario in Calabria significa mandare messaggi in codice alla Ndrangheta”. Se sostituiamo Ndrangheta a Mafia, il parallelo colto Giovanni Giolitti-Matteo Salvini è evidente.
Torniamo alle cose serie. Scrivere di costume, per me significa avventurarmi in un terreno sconosciuto. Pur essendo élite, seppur old fashion, vivendo da anni in solitudine nei miei amati “interstizi”, incontrando poche persone, non avendo esperienza di vita salottiera, mi mancano i fondamentali. Certo, posso documentarmi. Come? Una soluzione ci sarebbe, andare dalla callista (pardon, pedicure) di Bordighera. Costei ha tutti i numeri di Vanity Fair, di Elle, et similia. Mentre lei demolisce le mie oscene callosità, io prendo appunti sull’estate 2019. E’ un periodaccio, dominato da una confusione mentale e verbale della politica e dell’economia. Tutti ripetono formulette economiche, politiche, culturali che hanno in comune una caratteristica, sono già fallite. E ora, da non crederci, lo confermano loro stessi, 200 supermultinazionali da Amazon a JP Morgan in giù, si sono cosparse il capo di cenere. Che resta? Il mondo popolar-radical chic del prossimo governo “rosso-giallo” (l’inversione dei colori è una delicatezza verso i miei amici romanisti)
Nella musica, Mahmood tira, eccome, dai 2 ai 18 anni il leader è lui, punto. Ostia Lido di J-Ax (“Cosa importa se sognavi Puerto Rico, se restiamo insieme sembra un paradiso anche Ostia Lido …”) la senti ovunque. Poche le nuove tendenze, se escludiamo l’ignorante (dicono) Temptetion Island che però vanno ricercate nello streaming (questa non l’ho capita, ma pare sia così). Terza stagione di Stranger Things, colti i sorprendenti cambiamenti in cinque personaggi. Al centro della scena c’è però la spagnola Casa di Carta con le sue iconiche tute rosse e le maschere. Ormai è entrata nell’ultra pop, chissà se mai ne uscirà.
Il vero tema dell’estate colta di noi élite è però capire la differenza fra “Milf” (Mother I’d Like to Fuck”), “Cougar” (panterona, nell’oscena lingua dei populisti), Gilf (Granny I’d Like to Fuck). Ho dovuto telefonare a un’amica, rigorosamente “Milf” che mi ha spiegato tutte le sfumature delle une e delle altre, rimandandomi al “Manifesto contro l’ageismo” di Ashton Applewhite. Questa è un’attivista americana, collaboratrice del NYT, mi dicono geniale stratega che tenta l’impossibile: mettere “Gilf” accanto a Milf”, con “Cougar” in seconda battuta. Se ho capito bene, il giochino dovrebbe essere questo: spostare il più in là possibile la data di scadenza della vita sessuale delle donne ZTL e anticipare l’obsolescenza programmata dei prodotti che devono consumare per centrare l’obiettivo. Ovvio lo scopo: massimizzare il fatturato, mantenendo bassi i costi, grazie ai volumi.
Poi c’è tutto il capitolo dei “Tormentoni estivi”, una strategia di marketing comunicazionale molto sofisticata, che ti impone, per esempio, gli elastici ferma capelli portati a mó di bracciali e i cerchietti bombati in testa. Mantengono le loro posizioni gli stampati animalier (maculato o zebrato), i pantaloni a vita alta, con top corti. La rivista Elle però è chiara: la vera tendenza estiva sono i sandali bianchi Birkenstock di Heidi Klum che li ha sfoggiati a Capri.
Pur avendo solo 58 anni (un’adolescente, in questo mondo di tardone), sta entrando nell’arena elitaria del Milf-Gilf-Cougar pure Michelle Obama. Abbandonato l’orto (faceva tanto José Bové) è autrice di un libro milionario, ha un progetto di contenuti per Netflix, sforna un podcast per Spotify. Sfoggia una pettinatura avventurosa: non più piega presidenziale alla Jackie, ma ricci afro (“sono proprio i suoi”, assicura l’Ufficio Stampa), però color biondo pannocchia. Da afro a wasp, da wasp ad afro, sottolineano gli influencer. Se devo essere sincero, la preferivo nella versione wasp, sembrava una Bush.
Il sole scende, facciamoci un drink. Lasciamo il Mojito ai populisti e ai sinistri, per noi élite quest’anno c’è Aviation. Lo inventò nel 1916, Hugo Ensslin barman dell’hotel Wallick di NY, miscelando gin, maraschino Luxardo, succo di limone e Crème Yvette (petali di viola, more, lamponi, cassis, vaniglia, difficile da trovare in commercio).
C’è un’ultima ora. Mi riferiscono (orripilati) amici milanesi del Quadrilatero che sia stato visto in Costiera un gigantesco materassino gonfiabile a forma di yacht, proveniente da Milano Marittima. A forma di yacht! Capite l’orrore al quale siamo arrivati? Sbrighiamoci a fare il Conte II, meglio i sinistri dei i populisti. Se questi si dovessero impossessare anche dei petali di viola contenuti nei nostri tabernacoli, per noi élite sarebbe la fine. Ci resterebbe solo l’espatrio, incamminarci, a piedi, seppur con i sandali Birkenstock, sulla Via della Seta.
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