Forza vecchio, caro Cav
Lei resta un gigante

Berlusconi_25Aprile_OnnaConfalonieri, Letta, so che gli volete bene, aiutate Silvio Berlusconi (è un auspicio da cittadino che non conosce personalmente né lui, né voi).

È stato un uomo straordinario (cinque figli, tutti bravi ragazzi), un imprenditore straordinario (Mediaset), un politico straordinario (Pratica di Mare). La sua epopea, da film, da tempo è finita. C’è un momento in cui occorre alzarsi dal tavolo e dire “io vado”. Uno come lui, un leader autentico, deve capire (da solo) quando è ora di lasciare. Fare il coach, fare il federatore, sono sogni senza senso; quello poi che gli suggeriscono, fare il reggicoda di Renzi, non è da lui, non se lo merita.

 

Ha avuto una grande soddisfazione: è stato fatto fuori, con un golpe da operetta, da due come Napolitano e Monti, due verso i quali la Storia sarà giustamente feroce. Nell’immaginario collettivo di noi cittadini comuni lui rimarrà per sempre il Cav, quello che faceva politica da dilettante, mischiando sesso, affari, famiglia, bottega e ancora sesso, il tutto con simpatica nonchalance. Gli abbiamo perdonato tutto, perché ciascuno di noi aveva un pezzetto di lui e lui interpretava i nostri sogni più nascosti (le olgettine fanno parte della vita intima di ciascuno di noi, anche se non l’ammettiamo).

Chissà chi gli ha imposto un look da marsigliese anni Trenta, occhiali da mafioso, un Borsalino nero che di certo non lo slancia, via la cravatta a pois di Marinella (la sua cifra), via le follie serali sarde, via l’amato scoppiettante vulcano in giardino. Ora almeno lo si lasci in pace. Noi lo vogliamo ricordare com’era in quel meraviglioso 25 aprile 2009 a Onna, sembrava più partigiano lui di uno dell’Anpi.

Fate in modo che non fondi un altro partito, che se ne vada in punta di piedi, non permettete che si trasformi in un Verdini qualsiasi, sarebbe un’umiliazione ingiusta.

Forza vecchio, caro Cav. Lei continua a esserci simpatico. Rispetto a quelli venuti dopo, in Italia, in Europa, nel mondo, lei resta un gigante.

Riccardo Ruggeri
editore@grantorinolibri.it

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