DI MAIO & MACRON COME TRISTANO E ISOTTA

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Luigi Di Maio si affaccia al balcone e con 9 miliardi abbatte l’italica povertà. Emmanuel Macron si affaccia alla TV e con 11 miliardi abbatte i gilet gialli e rende finalmente fruibili alle Tesla dei muscadins del XVI° gli Champs Élysée. Ma il 70% dei francesi continua a stare con i gilet gialli. E così gli italiani si chiedono perché chiamare il doveroso assegno di povertà, reddito di cittadinanza.

Emmanuel non lo vuole più nessuno. Immagino stiano preparando, per la sua uscita di scena, un Inno alla gioia in versione rap, tipo “Demain c’est loin” (L’inchiostro cola, il sangue si propaga …”).

A quando la sfilata delle prime Tesla pagate con la carbon tax sui diesel della Francia agricola?

Emmanuel e Luigi sono simili, maestri nell’imporre pensieri e strategie che non affrontano i problemi ma, in modo geniale, li occultano.

Quando i due potranno, vetusti di fama, tornarsene a casa, uno a gestire l’azienda di famiglia (ora in difficoltà), l’altro la Banca Rothschild (ora nel suo massimo splendore)?

E noi? Orfani di cotanto ingegno, li ricorderemo per sempre per il loro fraseggiare tenero e struggente. Come quello, immortale, di Tristano e di Isotta.

riccardoruggeri.eu

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