
Quando ero un ragazzino di 10 anni per uno choc (ferito da una bomba alleata) divenni balbuziente. Allora mi buttai in giochi che avessero il silenzio come prerequisito: scelsi gli scacchi. Capii subito che, malgrado lo studio e l’impegno, sarei stato un giocatore mediocre, tendente al discreto. Mi concentrai quindi prima nella difesa, poi nelle ...