Rassegna stampa del Cameo

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1 “Lavoro, il futuro è la blockchain”. Interessante questa prospettiva per i lavoratori che vengono o licenziati o precarizzati con la prospettiva di avere “reddito”, “welfare”, “pensione” tutti rigorosamente di dignità, in realtà mance di Stato. Il copyright del “blockchain style” è del simpatico duo Calenda-Bentivogli.

2 “Le bufale sulla diseguaglianza nel mondo svelate con altri numeri poco noti”. Lo scrivono i maniaci del modello del Ceocapitalism che negano i numeri dell’ Oxfam che invece sono difesi da altri. In questa stagione dell’anno c’è l’appuntamento di Davos, per tre giorni il luogo più ridicolo del pianeta, vi si riuniscono i ricchi e i potenti più idioti  per scambiarsi idiozie, complimentandosi a vicenda della loro pelosa intelligenza e bontà. Mi sfugge perché vogliano fare questa passerella annuale attirandosi l’odio del resto del mondo. A chi giova? Intanto i loro giornali si lanciano in statistiche ove l’1% di noi (cioè loro) possiede dal 40 al 99% della ricchezza secondo i criteri più diversi. Grandi dibattiti sul nulla perché il modello ormai opera in automatico: è tarato per produrre una manciata di ricchissimi e un’infinità di poveri. I primi vorrebbero diventare un pò meno ricchi, si vergognano della loro ricchezza ma non sanno come bloccare questo flusso di quattrini che rischia di sotterrarli. Mi rifiuto di seguire i lavori di Davos, preferisco leggere i documenti finali: mi divertono fino alle lacrime.

3 “Erdogan va in guerra contro i curdi”. Alti lai delle nostre élite contro il sultano fascistoide Erdogan che attacca i curdi, amici dell’Occidente. Curioso il comportamento di costoro e della loro leader Merkel, prima incaricano Erdogan di fare il guardiano con scimitarra dei confini orientali dell’Europa per bloccare i flussi di rifugiati (e chiuderli in campi di concentramento di antica memoria) pagandolo con alcuni miliardi di euro cash. Poi si scagliano (verbalmente) contro di lui, lo criticano duramente, perché fa quello che ha sempre fatto, come si conviene a uno stato canaglia. Divertenti.

4 “Data room di Milena Gabanelli”. Finalmente un eccellente prodotto multimediale, 3 minuti a grande ritmo, approfondimento impeccabile (adatto ai giovani), nessuna sudditanza verso i Big della Rete. Nel primo numero racconta le truffe dei negozi digitali, fotografia spietata di Alibaba e delle regole commerciali cinesi. Jack Ma ormai sta per raggiungere il suo maestro Jeff Bezos. Riusciranno a fare un duopolio mondiale? Adesso si capisce perché la Rai di regime l’ha espulsa. Grazie Milena. Grazie Urbano.

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