Caro Renzi, dia retta all’ingegner Carlo

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Da quarant’anni, da quel martedì di maggio del 1976, quando mi riassunse, dopo avermi licenziato il venerdì precedente, mi considero amico di Carlo De Benedetti. La sua straordinaria capacità di analisi è oggi quella di allora, è cambiata solo la forma, meno brutale, con cui la esprime, l’età lo ha addolcito (è successo anche a ...

Ma che noia gli scontri in tv fra duri e puri

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Interessanti ma noiosi i due scontri fra duri e puri: Matteo Renzi vs Marco Travaglio, poi contro Gustavo Zagrebelsky. L’uno, dall’alto della sua dottrina si è atteggiato a politico, l’altro, da studente pierino ha cercato di smerluzzare il vecchio professore. Sono grato a Renzi di avermi fatto conoscere il vero Zagrebelsky, e a Zagrebelsky di ...

Libero “barachin” in libera scuola

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Il 2016 per Torino è stato un anno straordinario. Ne sono passati 48 da quel imbarazzante 1968, che a Torino ebbe una risposta al contempo sconcia e raffinata, la nascita nelle penombre sabaude di una joint-venture politico-economica Pci-Fiat-Banca San Paolo (una specie di troika d’antan). Questi seppero inventarsi un meccanismo oliatissimo per spartirsi il potere ...

Senza il brand Berlusconi, il logo Forza Italia vale zero

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Le élite non hanno ancora capito che lo scenario politico è cambiato radicalmente, non ci sono più, meglio, ci sono, ma sono alla frutta, Destra e Sinistra, il confronto è fra Establishment e Oppositori. Questi ultimi possono apparire una armata brancaleone, grezzi, confusi, ma sono individui che soffrono, è volgare, oltre che idiota, chiamarli populisti. ...

Lavoro, altro che cipria olimpica

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Il “no” di Virginia Raggi alle Olimpiadi 2024 è un passaggio paradigmatico dell’attuale momento politico, da inserirsi nella confusa lotta di potere fra l’Establishment e chi vi si oppone. Gli uni, per rimanere al potere, essendo in gravi difficoltà, assumono tratti sempre più reazionari, anche se dissimulati nel linguaggio e nei comportamenti. Gli oppositori, il ...

Il nuovo lavoro degli italiani: fare i secondini dei migranti

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A Bratislava i 27 non hanno affrontato il problema dei migranti, confermando, de facto, la strategia dei «muri», chiudendosi ognuno dentro i propri confini terrestri, lasciando aperti solo i pertugi del mare libico, consegnando così, implicitamente, il cerino acceso all’Italia. Giustamente Matteo Renzi si è irritato. Il tema immigrazione ora è chiaro, tutto il castello di ...