
Quandâero adolescente, come figlio e nipote di operai Fiat, sapevo che il mio destino era segnato: sarei stato un operaio Fiat, un privilegio. Poi, anni dopo, se meritevole, avrei potuto diventare âimpiegato Fiatâ (âtravetâ in piemontese). A paritĂ di salario, non avrei piĂš respirato gli odori degli olii esausti, dei trucioli di ferro del mio ...