Premetto che di globalizzazione ne so q.b. (quanto basta) a un (ex) CEO di multinazionali quotate a Wall Street. Per essere più tranquillo ho interpellato l’amico svizzero, conosciuto dai miei lettori come il Signor Banchiere XY (lui sostiene di sapere molto di gestione dei patrimoni altrui, meno di dottrina economica). Questo Cameo quindi è il frutto di due parvenu dichiarati, non ce ne vogliano gli accademici veri, il Cameo non è certo destinato a loro, ma ai cittadini comuni, quelli che si accontentano, in economia, di sapere q.b.. Come dice quella cuoca sul canale 416 di SKY: “Fatto in casa per voi”.
Conclusioni? Secondo noi un’ovvietà: il Virus di Wuhan non poteva non sconvolgere i fragili paradigmi economici in essere in Occidente. E così è stato.
Altro che “tornerà tutto come prima”! I feroci guardiani del deficit/PIL, del debito/PIL, dello spread, dell’austerità, sono usciti distrutti dalle decisioni dei loro colleghi che si sono subito allineati al nuovo corso spendaccione, addirittura a un capitalismo di Stato (aiuto alle imprese, interventi diretti nel capitale di aziende strategiche, protezione degli asset chiave, tutti targati .. addirittura Mario Draghi).
Sono abbacchiati, e li capisco, per anni hanno combattuto fino al ridicolo per uno 0,2% sul deficit o per non superare il tetto 130 di debito/PIL e questi in un anno ti fanno 160 o addirittura il 10% a botta, per non parlare dei francesi e degli americani che stampano moneta H 24. Si sono ridotti a essere come i virologi di regime che prima ci terrorizzavano e ora, avendole sbagliate tutte, sono costretti ad arrampicarsi sugli specchi, sperando che la variante, che so cambogiana, li rimetta in gioco.
La crisi ci ha insegnato che il nuovo Padrone del Mondo è Xi Jinping e il Padrone dell’Occidente Jeff Bezos. Nella recentissima emissione di bond per 18,5 miliardi $ (di cui non aveva alcun bisogno, visto che è liquido per 50 mld) Amazon ha spuntato, sul mercato obbligazionario, un differenziale rispetto al bond del Tesoro americano di un nonnulla, appena uno 0,1%. Ci rendiamo conto a cosa stiamo assistendo? Il mitico “Tesoro” americano alla pari con un logistico digitale? Che non ci sia più religione?
XY trova divertente che il mondo dalla globalizzazione selvaggia vada verso una selvaggia autarchia. Presto la camicia oxford bianca sarà sostituita da quella nera di orbace, si chiede?
Xi Jinping l’autarchia la chiama autosufficienza, ha deciso, per alimentare il suo enorme mercato interno, di produrre a discapito delle esportazioni, quindi si sta sfilando in parte dalla liberalizzazione globale, seguendo le dritte del buzzurro Donald Trump. Che effetti ciò avrà per la globalizzazione? E così stanno facendo anche gli Stati Uniti di Joe Biden, riprendendo la strada degli stimoli fiscali tracciata sempre dal vecchio “buzzurro”.
E l’Europa, si chiede il Signor Banchiere XY che farà? Se le esportazioni calano e i prezzi delle materie salgono sarà un dramma per l’Europa (e per noi), visto che la strategia resta quella della trasformazione, senza però possedere materie prime?
Ci vogliono decisioni strategiche rapide, per fortuna è arrivato Mario Draghi, ma la nostra burocrazia e quella europea sono pachidermi impossibili da trasformare in gazzelle, quindi saremo inermi di fronte a un cambio di paradigma, di cui ci sfuggono ancora i contorni e il dimensionamento.
XY ha ricordato lo storico americano George Louis Beer che nel 1917 scrisse “L’autosufficienza economica (leggi autarchia, nda) contempla uno stato di guerra”. E ricordiamolo, l’Europa ha scelto scientemente di essere un gigante nella cancel culture, ma un nano in campo militare.
Le leadership europee in tutti questi anni, dice sempre XY, non hanno capito l’enorme importanza che ha per noi la Russia di Vladimir Putin, che con i suoi illimitati giacimenti di materie prime è strategico per noi trasformatori.
Poi, con l’uscita di una (stanca) Angela Merkel restiamo con solo due leader, uno appena arrivato (Mario Draghi) e uno appena uscito (Boris Johnson). Il francese è declinante, appena possono lo prendono a schiaffi.
Immagino ne vedremo delle belle, ha sentenziato Il Signor Banchiere. Poi ha ordinato “gnocchi di polenta con luganighe ticinesi e due calici di merlot” Una leccornia da grotto svizzero.