Nebbia in agosto: Neymar e Qatar danno scacco al mercato

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Ad agosto il mio rapporto con la Tv cambia: pochi telegiornali, niente talk, solo calciomercato (Sky 200), cioè solo nebbia. Poi arriva il 31, a mezzanotte finalmente tutte le chiacchiere sui calciatori da vendere o da comprare diventano o contratti o delusioni. Come mi manca l’immenso Aldo Biscardi! Mi sono immaginato come avrebbe pronunciato in portoghese: “bombaaa” di Neymar da Silva Santos al Psg per quasi 600 milioni di euro (il Pil della Repubblica Dominicana).

In questo mondo con al centro il mitico “mercato” tutto ti è permesso, purché tu lo faccia secondo protocolli ben definiti, con un dettaglio: ci sono molti tipi di “mercato”. Noi italiani in questi giorni viviamo la curiosa vicenda dei cantieri francesi Stx: arriva un nuovo presidente ultraliberista e che ti fa? Nazionalizza (sic!) Stx pur di non rispettare quanto firmato dal suo predecessore, pensa te, un becero socialista con Vespa e casco. Pure questo è mercato? Pare di sì perché, questa l’accusa, pure Fincantieri è pubblica. Come può esserlo se fa profitti e compra dal fallimento Stx privata? Qualcosa mi sfugge.

Torniamo al più divertente calcio, al caso  Neymar. Il Barcellona aveva messo una clausola rescissoria di 222 milioni € sicuro che nessuno avrebbe potuto esercitarla, senza andare incontro alla tagliola del cosiddetto fair play finanziario. Le leggi di mercato avrebbero fatto il resto. Mal gliene incolse: uno stato canaglia (finanziatore Isis, si dice) tramava nelle pieghe del mercato. Così chi di clausola ferisce di clausola perisce.

Che fa l’Emiro? Nomina Neymar ambasciatore del Qatar per i mondiali del 2022 (chiacchieratissimi) con un contratto da 300 milioni €. E che fa Neymar? Ne dà 222 al Barcellona e ridiventa padrone di se stesso. Come facevano un tempo gli schiavi e oggi le puttane nigeriane (se pagano ai magnaccia la clausola rescissoria hanno indietro il passaporto e la libertà), così Neymar diventerà un liberto. Il fair play finanziario è stato rispettato, perché aggirato con destrezza, le leggi di mercato pure. L’Emiro, attraverso il Psg e il Qatar Sport Investments (entrambi suoi) ha chiuso il cerchio: il Barcellona incassa 222 milioni (li riciclerà con modalità simili, gabbando qualche altro), 300 vanno a Neymar e 60 a suo padre procuratore.

Che dire? Trovo deliziose, oltreché geniali, queste interpretazioni del termine “mercato”.

Riccardo Ruggeri

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