Merkel dà le linee guida sulla costruzione delle fake news istituzionali sull’immigrazione

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Fare l’analista cercando di mantenere l’indispensabile, se possibile assoluta indipendenza intellettuale è la parte nobile di questo mestiere. A volte non mi riesce, questo è uno dei casi ove la soddisfazione fa aggio sul resto. In questo Cameo, la losca figura (politica sia chiaro) di Angela Merkel emerge in tutta la sua dimensione etica e morale.
Era la stessa che anni fa corruppe, con “euri neri” dei Servizi, alti funzionari di banca svizzeri per ottenere floppy disk riferiti a cittadini tedeschi che di loro iniziativa avevano versato quattrini (loro) su conti di primarie banche. Questi dati, ottenuti secondo la tecnica della pesca a strascico applicata al furto, furono divisi fra i vari paesi europei a seconda della nazionalità. Atto di guerra contro la Svizzera e atto criminale a tutti gli effetti; un mondo civile, per di più liberale, avrebbe dovuto prevedere l’espulsione della Germania da qualsiasi consesso internazionale, e la messa in stato d’accusa della stessa al Tribunale dell’Aia.
Lunedì scorso il Corriere del Ticino (pagine 1-3) ha pubblicato un documento riservatissimo della Bka (Polizia criminale tedesca) che potrebbe essere stato scritto da funzionari tedeschi degli anni Trenta per conto del loro ministro della Propaganda e per il loro Cancelliere di allora. Invito i lettori del Cameo semplicemente a leggerlo e di appuntarsi quelle che vengono definite “linee guida”. Potrebbero essere loro utili se dovessero partecipare a talk show nostrani.
La prima è questa “Nell’anno elettorale 2017 non ci sarà in Germania alcun attentato (…). Non importa quanto siamo sicuri dei fatti (…). Davanti alla stampa e all’opinione pubblica si deve sempre negare tutto (…). Le staff del Governo hanno bisogno di tempo per mettere insieme un racconto credibile agli occhi dell’opinione pubblica”. Poi: “Dobbiamo divulgare la teoria dell’autore singolo, ovvero della persona psichicamente disturbata, evitare sempre e comunque di citare l’Isis”.
La Bka a un certo punto si lascia andare a un rammarico “Il quadro è andato peggiorando con l’apertura delle frontiere da parte della Cancelliera”. A sua insaputa il Report ha distrutto d’un colpo tutta la narrazione messa a punto dagli intellò e dai Galantino nostrani, contro la populista equazione “Più immigrati fuori controllo, più terrorismo”. Interessante questo passaggio tipicamente germanico “Mai parlare di migranti economici. Questa sollecitazione ci giunge direttamente dalla Cancelleria e dal portavoce del Governo. E’ una disposizione tassativa, per chi non la rispetta sono previste sanzioni, fino al licenziamento”. Riconosciamolo, ai tempi di Joseph Goebbels erano più duri.
Un’ultima chicca che ci riguarda: “La percentuale degli ingressi illegali è cresciuta del 70%. I colleghi italiani prevedono nel 2017 l’arrivo di 350-400.000, però alla stampa e ai media indichiamo 250.000”. Stessa tecnica di manipolazione dei dati con i crimini ordinari commessi dagli immigrati. Il report suggerisce che fare: “Ai media diamo un numero di 295.000 anziché quello effettivo di 465.000”.
Qualsiasi commento su questa ventina di pagine che pone la Germania sullo stesso livello della Turchia di Erdogan (con la quale condivide i campi di concentramento dati ai kapò turchi in outsourcing), sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Facendo parte di queste élite e di questo establishment che ci governa, o che ci vuole rigovernare, la vergogna che provo aumenta ogni giorno che passa. Solo la Rete, persone come Edward Snowden, Julian Assange, Max Schrems, e tutti gli sconosciuti eroi che ci permettono di conoscere nefandezze illiberali come questa, mi sollevano un poco il morale. I millennials ci salveranno?

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