In attesa del voto, forse del mini golpe, regaliamoci un sorriso

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Lo confesso, i casi di Macerata e di Piacenza sono stati una iattura per chi, come me, erano mesi che da analista politico, non certo da cittadino, ipotizzava la vittoria alle elezioni del Partito della Nazione (Pd di Renzi e Fi di Berlusconi). Il PdN formalmente non esiste, se non nella mente politicamente raffinata degli amici del Foglio che l’hanno teorizzata in tempi non sospetti, ma, nella mia ipotesi sarebbe nato, post voto, dall’abbandono (tradimento) di SilvioBerlusconi dell’alleanza di Centro Destra (sia avesse la maggioranza che no). Per farsi accettare, e avere giuste contropartite dalla Cupola Bruxelles-Bce-Fmi, avrebbe messo i suoi voti a disposizione del Pd di MatteoRenzi. Sarebbe stato così possibile fare un governo gradito all’establishment italo-europeo. Per ora solo ipotesi di scuola, finalmente il 5 marzo conosceremo cosa vogliono gli italiani. Temo che sarà irrilevante, qualora non coincidesse con i desiderata dell’establishment.

Curiosamente Berlusconi le sue cartucce (chiacchiere-promesse vecchio stile) le ha sparate tutte, da parte sua Renzi sembra non avere alcuna strategia, il suo massimo atout, la chiacchiera elaborata, pare appannata. In più, dopo il fatidico 4 dicembre 2016, non solo le ha sbagliate tutte, ma è stato anche sfortunato, un caso come quello di Macerata a venti giorni dal 4 marzo, un caso come quello Fanpage-VincenzoDeLuca a dieci, equivale a un uno-due che ti toglie ogni forza vitale e ti mette groggy. Vedremo se si riprenderà.

Qualora si verificasse l’impossibilità di un governo RenziBerlusconi, per una débâcle del primo in termini di voti, si dovrebbe passare allo schema “B”, sempre se ci fossero i voti, cioè un governo BerlusconiSalviniMeloni. Come scrivo da mesi, sono certo che questo governo nascerebbe solo grazie al forcipe, ma finirebbe subito nell’incubatrice di Bruxelles, in ogni caso avrebbe vita breve. Oggi nessun paese occidentale può sopravvivere al combinato disposto “Spread, rifinanziamento del debito, regole comunitarie applicate con ferocia” gestito dalla Cupola e da quel “pilota automatico”, come lo chiama MarioDraghi, concepito proprio per sostituirsi alla volontà popolare. Il finale che segue all’applicazione di questo protocollo è uno solo: avvalersi, nei fatti, o di un mini golpe con il MarioMonti di turno, ovvero un golpe bancario tipo quello greco, inventandosi lo Tsipras di turno.

Che fare? Nulla, i miei amici delle élite sono tristi, il castello di teorie economico-sociali nelle quali si sono avvolti, a contatto della realtà, sta crollando, stanno incattivendo (è umanamente comprensibile), ai mini golpe rispondiamo loro con un sorriso.

riccardoruggeri.eu

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