I miei sogni nascosti per il 2017

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Per il 2017 ho un sogno. Vorrei che a gennaio tornassimo tutti al lavoro (per quei privilegiati che l’hanno ancora), più tolleranti, più educati, più perbene. In particolare, vorrei che ciascuno di noi (compresi gli amici delle élite, sui quali ho ironizzato spesso), possa raggiungere il suo sogno nascosto, qualunque esso sia. Certo, il sogno realizzato di uno può essere una mazzata per l’altro, ma questo è il bello della vita. Così, vorrei che:

  • Il Presidente Gentiloni possa rimanere premier fino alle elezioni politiche del 2018.
  • Il Presidente Renzi possa abbattere il governo Gentiloni, andare a elezioni anticipate, vincerle con il 40%, farsi incoronare premier, andare a Taormina (ci tiene tanto).
  • Mario Draghi possa starsene sereno alla Bce, sono fatti l’uno per l’altra.
  • Raffaele Cantone possa tornare a fare il magistrato, abbiamo tanto bisogno di lui sul campo.
  • Il ministro Poletti possa vincere il referendum sul jobs act e ritirarsi a vita privata (meglio all’estero).
  • Susanna Camusso possa abbattere il jobs act e riuscire a estendere l’art. 18 a tutti i lavoratori, compresi gli immigrati illegali, e ritirarsi a vita privata (meglio in Italia).
  • Angelino Alfano possa parlare l’inglese come un mezzobusto della Bbc.
  • Valeria Fedeli possa concludere le magistrali, prendere la laurea in lettere, e finalmente riposarsi in famiglia.
  • Virginia Raggi possa ricevere un avviso di garanzia per fare pendant con Giuseppe Sala (hanno le stesse fragilità degli innamorati di Peynet: che bello se si dimettessero insieme).
  • I Cinquestelle possano fare un passo indietro, rinunciare almeno a una stella, autosospendere Luigi Di Maio.
  • Silvio Berlusconi possa accordarsi con Vincent Bolloré: a lui il 30% di Mediaset sottrattogli, al bretone il 100% di Forza Italia.

Il 2017 sia benigno, prima di tutto con noi apòti, che non abbiamo ideologie (essere liberali è uno stile di vita), nessun sogno di potere, nessun avviso di garanzia, il massimo rispetto per quelli che non la pensano come noi. Convinti come siamo che, nel sottosuolo, specie d’inverno, le radici di piante diverse si incontrano, e si abbracciano (attenti solo alla cuscuta). Buon Natale a tutti, ma proprio a tutti.

Riccardo Ruggeri

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