Rassegna stampa del Cameo

Di 0 No tags Permalink 2

1 “Non ho nulla di cui pentirmi”. Se dopo aver avuto 16 ergastoli uno non si pente, è un problema suo. Lasciamo morire in pace i criminali e occupiamoci di cose serie.

2 “Volubilità italica: prima tutti con Veronica, ora tutti con Silvio.” In realtà tutti i partiti sono terrorizzati di dover restituire, come Veronica, i voti presi a Berlusconi in questi anni.

3 “Che Travaglio avere  un figlio illegale.”  Sono un estimatore di Marco Travaglio, un professionista del giornalismo, uno che quando parla e scrive tu capisci che è preparato sul serio: una rarità nel nostro mondo. Tutt’altra cosa la sua ideologia, ma ognuno può fare i commenti che crede. Questa sua opposizione alla partecipazione al Grande Fratello del figlio Alessandro proprio non la capisco. Il compenso di 3.000 € per un mese nella casa è un valore di mercato. L’osservazione del padre “con il nome che porti 3.000 € sono offensivi”, non vale: per i figli un nome importante spesso è un peso.

Noi non più giovani dobbiamo prendere atto che ormai siamo post di tutto, siamo post fascisti, post comunisti, post liberali, post berlusconiani, post magistrati d’assalto, post renziani. Sforziamoci di essere anche post Grande Fratello.

4 “La mossa del cavallo”. Chiamare così un movimento politico è talmente geniale che non può essere opera di markettari professionisti della politica. Credo che proprio i due fondatori, Antonio Ingroia e Giulietto Chiesa, ne siano gli inventori. La mossa del cavallo è una modalità politica molto innovativa, se dovesse avere successo nessuno può ipotizzare quale “salto” faranno i due autori. Se dovesse essere un flop, i due faranno la mossa del cavallo (classica) e scompariranno in una nuvola di zolfo e di cipria.

5 “Stella al ristorante o stella in tv”. Ogni anno mi tocca assistere a due eventi insopportabili i premi Oscar e la nuova guida Michelin. Per fortuna di uno ce ne siamo liberati, ringraziamo Wienstein: ha reso ormai impresentabili queste ridicole statuette, frutto di ogni tipo di compromessi e di sconcezze varie. La Michelin non ha ancora avuto il suo scandalo ma una positività gliela riconosco. Per ragioni di lavoro, per una trentina d’anni ho frequentato ristoranti stellati di tutto il mondo, ho vissuto il passaggio dal “roux” alla cucina tecnologica, il fil rouge che li legava era l’indigeribilità. La mitica guida rossa per me è un vangelo all’incontrario: stare lontano da quelli con stelle, salvo una decina di casi. Non parliamo dei grandi Chef in tv: impresentabili

6 “Tutti pazzi per il self scanning.” Come studioso del ceocapitalism da qualche tempo seguo l’evoluzione del selfscanning e del self checkout nei supermercati svizzeri. Sono piccole postazioni dove il cliente svolge il ruolo della commessa convinto di fare più in fretta. In realtà, per la quasi totalità delle persone non è vero, come conferma l’economista Zobrist, autore di uno studio per conto di Deloitte. Hanno però scoperto che al cliente, specie se giovane, non interessa la realtà ma la sua opinione soggettiva: essere più veloce anche se non è vero. Nessuno gli dice che grazie alla sua idiozia (fare un lavoro gratis, del quale hai già pagato la prestazione nel prezzo d’acquisto) altre persone perderanno il lavoro e ti raggiungeranno nel popolo degli zombie. Un pensiero devoto a Ivan Illich.

www.riccardoruggeri.eu

Riproduzione riservata

Comments are closed.