1 “Nel 2020 fuori dalla povertà 30 milioni di cinesi”. Parola di Xi Jinping. Trenta milioni, cioè il 2% della popolazione. Quattro gatti. Allora è vero quello che dicono le nostre élite “grazie alla globalizzazione noi occidentali abbiamo salvato dalle fame un miliardo di persone in Asia”, dimenticandosi di dire di aver proporzionalmente diminuito la ricchezza di un miliardo di noi. Signor Xi, almeno ci dica grazie.
2 “Voi avete il vostro modello, noi abbiamo il nostro”. Dicono i cinesi delle classi alte quando parlano con noi loro omologhi euro americani. Sbagliano. I due modelli sono identici, salvo che il loro ceo capitalism ha al vertice un Gerarca comunista, noi un Gerarca di Silicon Valley. Saranno intercambiabili, a parte gli occhi a mandorla?
3 “La Procura di Ivrea (omicidio Rosboch) chiede di accedere agli archivi di Facebook e Gmail” per poter fare giustizia. Queste si appellano al “Quarto Emendamento” (motivi di privacy), come fece Tim Cook per la strage di San Bernardino. Avremo il coraggio di fare la cosa più semplice del mondo? Emettere un mandato di cattura internazionale per i due Ceo americani o continuare così?
4 “Scontro Renzi-Visco-Mattarella”. Per dirla con Nietzsche, uno dei tre è “inattuale”. Ai lettori l’ardua sentenza.
5 “Lo scandalo Weinstein ha creato eleganti sottoprodotti, come hashtag d’autore”. Sono indeciso fra #metoo; #ihave; #quellavoltache; #balanctonporc. Escluderei gli ultimi due: volgarucci.
6 “Bill Gates sù, Trump giù”. Il primo, in un anno, si arricchisce di 8 miliari di $ (ora è a 81), il secondo è in calo di 0,6 (è appena a 3,1 miliardi): un poveraccio. Perché stupirci se scrive tweet notturni?
7 “Violenta polemica in Svizzera”. Il Merlot è ticinese o veneto? Non oso schierarmi.
8 “Specie nella terza età si deve risparmiare”. La Svizzera suggerisce agli ultracinquantenni di mettere da parte almeno un franco ogni dieci guadagnati. Chi conosce il presente e studia il futuro la sa più lunga di quelli come noi, che passano il tempo a raccontarsi balle a vicenda.