Rassegna stampa del Cameo

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1 “Per la Thyssen ingiustizia è fatta, chi aveva più colpe non sta pagando”. Parola del procuratore Guariniello. Ci si riferisce alla sentenza sulla strage Thyssen di Torino di 10 anni fa, passata in giudicato da quasi due anni. Essendo l’Italia uno stato di diritto, tutti i colpevoli italiani sono da tempo in galera. I due maggiori colpevoli, il ceo e il suo vice (tedeschi), hanno avuto, rispettivamente, 10 e 6 anni ma sono liberi. Perché? Perché è giusto così, la legge di un paese servo non vale per i ceo di un paese canaglia.

2 “Grasso: il nuovo Togliatti”? Il titolo è mio. L’amico Marco Cobianchi ha ironizzato: “Liberi e uguali è un ossimoro, il più famoso della storia della politica. O si è liberi o si è uguali”. E se invece, da ex magistrato, volesse dire: prima uguali poi liberi?

3 “A Scalfari è stato tolto il titolo di Fondatore di Repubblica”. Il titolo è mio. E’ il rischio di vivere a lungo. A fronte di una domanda paradossale, ti permetti una battuta salottiera e vieni espulso dalla tua comunità. E dire che aveva ragione lui, aperte le urne i voti del Cav. saranno indispensabili per governare. L’opzione alternativa che hanno in testa (mantenere Gentiloni in prorogatio ) non si chiama forse colpo di stato?

4 “Il capitale ha vinto, il lavoro ha perso”. Parola di Carlo De Benedetti. Mi associo.

5 “Flynn. Lo scoop anti Trump è una bufala”. Solo List di Mario Sechi dà a questa notizia sconvolgente il posto che le compete. E’ solo l’ultima delle fake news istituzionali che gli establishment dell’Occidente ci propinano, mentre fanno ridicole battaglie contro le ridicole fake popolari. Nel pieno del Russiagate (detto fra noi l’unica e ultima speranza dei Dem di tornare al potere), in un momento drammatico per Trump, una celebrità come Brian Ross su ABC afferma perentorio “Flynn è pronto a testimoniare che Trump durante la campagna elettorale gli ordinò di prendere contatto con i russi”. E’ la “pistola fumante” tanto attesa, Trump è spacciato? Sì! Tutti i giornaloni dell’Occidente la riprendono, un po’ di banali controlli e la pistola fumante diventa una fake news istituzionale. Trump gli aveva sì dato l’ordine ma non si era “in campagna elettorale” (atto illegale), ma durante il “periodo di transizione”, quando Trump, già eletto, ne aveva diritto (atto legale). ABC ha dovuto sospendere Ross, tenerlo senza stipendio per 4 settimane (sic!), insomma dargli un buffetto del tipo “la prossima volta cerca di non farti beccare”. Il silenzio della stampa di regime si è fatto rumoroso, solo List, giornale per palati seri, l’ha interrotto. Aspettiamo sereni la prossima fake news istituzionale.

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