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L’Accademia della Crusca ha sentenziato che “sovranista” è una brutta parola se usata dal popolo come identificazione, un insulto ammesso se pronunciato da uno delle élite. Di Maio e Salvini, capita l’antifona bonapartista, hanno deciso: si sottrarranno totalmente alla narrazione sovranista, come voluto dal Quirinale, da non entrare nel governo. Cosa faranno? Metteranno a punto un programma (feroce) di due diligence sui bilanci dei governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni che seguiranno di persona attraverso Data Room diffuse sia fisiche che virtuali. E inizieranno, da subito, la campagna elettorale per le elezioni europee basata sui dati emersi.