Tutti a Davos al festival della fuffa

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A nessun giornalista serio salterebbe mai in mente di scrivere di Davos, se non fosse che gli viene imposto dal direttore o dall’editore. Nel mio caso, essendo i tre ruoli tutti concentrati in uno ho deciso di scriverne senza andarci, essendo oltretutto sommersa da metri e metri di fuffa palesatasi come neve. I partecipanti sono un centinaio, individui di altissimo profilo intellettuale, ove potere e ricchezza sembrano liane avvolgenti, in tutti la vanità fa aggio sull’intelligenza. Parlano e si ascoltano, blaterano e si applaudono, annuiscono, sorridono, fanno il broncio, sollevano all’unisono il sopracciglio, spesso le loro bocche, sdegnate, si configurano a culo di gallina, ogni volta trovano una locuzione di sintesi dietro la quale si nascondono. Quest’anno l’ha dettata Christine Lagarde:“Dobbiamo sentirci incoraggiati, non soddisfatti”.

Una chicca gossipara. Si sussurra che quest’anno a Davos non sarà possibile fornicare a pagamento. Lo saprò fra qualche tempo quando incontrerò, al suo ritorno da Davos (non ci fidiamo di parlarne al cellulare o via mail), un grande amico barman, un mago del Gin in alta quota.

Papa Francesco è l’unico che li ha presi sul serio, lo si evince dal suo messaggio “…mettere l’uomo al centro di tutto, dell’economia in particolare, per creare una società inclusiva, giusta, e che dia supporto”. E’ esattamente l’opposto del Ceo capitalism trionfante, si vede che il Vaticano è rimasto indietro di un giro.

L’unico aspetto giornalisticamente interessante è come gli svizzeri gestiscono, con semplicità contadina, la sicurezza di costoro. La Confederazione ha deciso: a) Un budget di spesa di 9,5 milioni franchi; b) Walter Schlegel comandante della polizia del Cantone dei Grigioni è il responsabile supremo della sicurezza, a lui faranno riferimento i poliziotti degli altri 25 Cantoni messi a sua disposizione e i 4.400 soldati dell’Esercito; c) messa sotto controllo dello spazio aereo con jet da combattimento ed elicotteri SuperPuma, le cui regole di ingaggio prevedono anche l’abbattimento di velivoli non autorizzati. Il Comune di Davos ha vietato le manifestazioni contro il Forum programmate dai Giovani Socialisti e dai Verdi, giustificandolo con l’eccesso di neve.

Tutto questo per un festival della fuffa di un centinaio di perdigiorno.

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