Tra Renzi e Travaglio preferisco il Saridon

Di 0 No tags Permalink 1

Giorni fa, nel salotto di Lilli Gruber, si sono incontrati (scontrati), Matteo Renzi e Marco Travaglio. Come cittadino che non ha ancora deciso se votare “sì” o “no”, da questo match non ho avuto alcuna indicazione definitiva. Anche per il mestiere che faccio conosco quasi tutte le pieghe della legge, i suoi punti di forza (tanti), quelli di debolezza (tanti), i giochini verbali sottesi a ogni singolo articolo, i limiti e le opportunità della sua approvazione o del suo respingimento, malgrado ciò, non ho ancora deciso, per ora mi riconosco solo nel dilemma Cacciari-Di Siervo. Il filosofo ha deciso “la legge fa schifo, però voto “sì”, per l’ex Presidente della Consulta “è una legge confusa, per cui voto “no”. Queste sono le due sintesi più oneste emerse, le condivido entrambe. Oppure, si prescinde dalla legge e si entra nel terreno (minato) del plebiscito su Renzi. E’ stato Matteo Renzi, mesi fa, a legare la sua permanenza a Palazzo Chigi, ovvero la sua uscita definitiva dalla politica (sic!), alla vittoria o alla sconfitta al referendum. Nel frattempo, come ovvio, il clima popolare è cambiato, dopo 30 mesi di slide, di successi e di flop, di capriole verbali, compresa la petulante, annuale, richiesta di “flessibilità”, molti hanno capito che lui, e i singoli Premier europei sono euro funzionari, chiamati a intervenire solo all’incepparsi del “pilota automatico” di Bruxelles e di Francoforte, dall’unica politica: indebitare il Paese per mantenere la cadrega. Quindi la loro sostituzione o meno non incide sull’operatività del paese, i Trattati e la Commissione fanno aggio su di loro. La Spagna, senza Governo da un anno, dimostra che il pilota automatico è in grado di fare persino meglio di quando c’era il Premier. Esempio imbarazzante per tutti i “19”, ma è così. Quando l’ex uomo del Colle (ma lui lo sa di essere ex?) gli ha intimato di rimangiarsi l’Italicum per ragioni di opportunità politica (stante il suo passato, è terrorizzato che in libere elezioni vinca un partito non gradito agli apparati), c’è stata la sua rapida inversione a “U”. In quell’istante ha perso il suo allure di politico di nuovo conio, di colpo è diventato old fashion.
1Il dibattito fra Renzi e Travaglio mi ha ricordato una partita di fine campionato, due squadre salve, a centrocampo lottano alla morte, ma è tutto finto, nessuno tira mai in porta. Le posizioni e l’aggressività della coppia sono state così radicali da imbarazzarmi, ognuno ha la certezza di possedere la verità, giudica l’altro un bugiardo matricolato, nel frattempo lui  nasconde la verità. Faticoso ascoltarli. Molto più interessante studiare il linguaggio del corpo di Matteo Renzi e la sua mutazione rispetto a 30 mesi fa. Sta percorrendo la stessa traiettoria di Obama, opposta a quella di Andreotti. Su Obama e su Renzi il potere ha avuto un effetto curioso, è come se l’equilibrio psicologico, molto solido nei politici di razza, fosse ripiegato su se stesso, con la materia grassa che prende il sopravvento, riempiendo i vuoti. D’un tratto, paiono imbolsiti, vecchi, così, semplicemente. Che fare? Obama si è affidato alla tecnologia, al magico orologio activity tracker, quello degli sportivi. I markettari di Silicon Valley lanciano questo messaggio “una vita più ricca di dati, carpiti a noi stessi, è una vita più consapevole”. Principio valido ma solo per gli atleti professionisti, infatti l’Università di Pittsburg afferma che se utilizzato da persone normali che vogliono semplicemente dimagrire, ha un effetto opposto. La ricerca ha confermato che dopo sei mesi di dieta i partecipanti hanno sì perso 6-8 chili, poi metà hanno indossato activity tracker, l’altra metà no, ebbene i primi hanno ripreso 4,5 kg, mentre quelli esenti solo 2 kg. Obama, con sprezzo del ridicolo, lo ha indossato nella sua ultima apparizione all’Onu, di Renzi nulla si sa. Una cosa è certa, Andreotti sapeva assorbire lo stress del potere, la materia grassa si mantenne costante vita natural durante, fu sempre se stesso, nella vittoria e nella sconfitta, sorridente, silente, ironico, solo una terribile emicrania gli fu compagna. Niente activity tracker, solo pastiglie di Saridon. Un politico vero, al di là del giudizio.

www.riccardoruggeri.eu

Comments are closed.