MINICAMEO
HARAKIRI DI CARLOS TAVARES
Dopo aver consultato il suo amato manuale di management “O meglio o niente” di Jim Collins, Carlos Tavares ha scelto di fare harakiri.
Ha capito di non aver capito due cose: 1 come funziona il mondo vero dell’auto; 2 come funziona il mercato americano, e il ruolo strategico che colà hanno i dealer.
Facendo harakiri ha fatto felice l’Imperatore.
I CEO non si dimettono, fanno harakiri, perché così fanno i patrizi, di nascita o di complemento.
È il loro modo, nobile, per avocare a sé le colpe di altri patrizi di grado superiore.
Cioè per proteggere il Board di Stellantis e pure le colpe gravi di Ursula von der Leyen, del Parlamento UE, dei 27 Premier, firmatari della imbarazzante direttiva auto elettrica 2035.
Ora è tutto chiaro: la direttiva 2035 non si può attuare ma, al contempo, non si può neppure cancellare. Quindi?
Semplice, i tre CEO europei dell’Auto devono accompagnare la direttiva Ursula 2035 all’oblio, nel più assoluto silenzio, fingendo di attuarla, gabbando l’astuta Teresa Ribera.
Onore della armi a Tavares. Le sue dimissioni non risolvono il problema dell’auto, ma aiutano a fare di lui un seducente capro espiatorio.
La sua liquidazione? Il minimo sindacale, per il contributo dato alla cupola.
Zafferano.news