LETTERA NATALIZIA AI LETTORI

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Cari lettori, da oggi mi metto in pausa per almeno un mesetto, quindi la pubblicazione del Cameo s’interrompe. Ho appena compiuto 84 anni, ho un Cancro (ma i miei amici Dario e Umberto lo marcano stretto, come faceva Claudio Gentile con Diego Armando Maradona). Però io mi sento forte, determinato, soprattutto sono molto felice, perciò prendo fiducioso questa decisione un po’ folle.

Avevo in berta un’idea, un’idea covata da anni, un obiettivo alto (tranquilli, è solo culturale, niente politica, niente business). Ho deciso che era ora di estrarlo, di dargli forma, di perseguirlo, di buttarmi nella sua realizzazione. Sarà il mio impegno per il prossimo futuro. E’ il mitico (per ora solo per me) Progetto Zafferano, di cui pochissimi sanno qualcosa, solo perché hanno accettato di lavorarci.

Ho già cominciato a declinarlo, anzi il progetto è in una fase avanzata di sviluppo. Soprattutto è imminente il passaggio alla mia amata execution, l’unica cosa che conta nelle nostre attività umane, il resto è solo cipria. Quando sei vecchio, ma hai ancora le curiosità di un ragazzino (ogni giorno, stupefatto, scopro qualcosa di nuovo), i progetti devono essere molto innovativi, quindi ad altissimo rischio di fallimento.

Perché tu, inconsciamente, lo sai che il fattore tempo ti gioca contro, e tu devi gabbarlo. Non puoi aspettare che il progetto cresca normalmente. Dev’essere come il cucciolo degli elefanti, la mamma si ferma pochi attimi per partorirlo, appena lui entra nel mondo, a sua volta ha pochi istanti per mettersi in piedi e camminare all’ombra della mamma. Il branco non può attendere nessuno, può solo rallentare un po’ la marcia, per rispetto verso la partoriente e il piccolo. Esattamente il mio caso. Mi faccio capo branco e procedo.

Così è stato. Il progetto doveva essere congegnato in modo da avere una risposta quasi immediata dal mercato. Tranquilli, il mercato non è rappresentati dagli ormai insopportabili Fondi pensione delle vedove scozzesi o dei pescatori di merluzzi scandinavi, in questo caso, il mercato siamo noi.

Zafferano è volutamente congegnato in modo da essere on/off: sarà o un elegante flop (con un unico responsabile: io) o avrà un certo successo, e allora il merito sarà di quei quattro gatti che con me ci hanno lavorato (“a gratis”, dicono a Torino) e creduto.

Buon Natale a tutti. Entro gennaio saprete tutto, e deciderete se e come partecipare. Vi voglio bene.

riccaroruggeri.eu

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