IL GRAND TOUR

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IL GRAN TOUR
TRACCIA INTERVENTO SU “IDEA ORGANIZZATIVA PER IL XXI SECOLO”

Nel 2025 farò un Grand Tour in Italia, Vaticano, Svizzera italiana, in presenza o in streaming, per illustrare un’idea organizzativa concepita per il XXI° secolo. L’ho chiamata idea, non modello, e ha già avuto tre applicazioni operative: rifondazione di una multinazionale poi quotata a Wall Street; nascita e successo di una nuova forma di editoria giornalistica; un caso di “organizzazione domestica”. Sto lavorando a una quarta applicazione di grande respiro organizzativo. Mi auguro che altri aggiungano altre applicazioni.

Il mondo attuale è focalizzato su grandi strutture con tassi di burocratizzazione sempre crescenti, con prevalenza del controllo rispetto alla fluidità dei processi. Dobbiamo avere il coraggio di prendere atto che i modelli organizzativi esistenti sono ingessati perché li abbiamo disumanizzati. Dobbiamo resettare protocolli di comportamenti organizzativi ormai penosamente invecchiati, ridare dignità e serenità al lavoro. Le attività di un certo tipo e natura saranno delegate alla IA.

Più delega è la risposta operativa di IDEA. E vale anche nei processi per prendere le decisioni strategiche.

Con questa idea-modello le organizzazioni umane in crisi potranno essere non ristrutturate ma rifondate, strategicamente riposizionate, rese più leggere, quindi più longeve. Attraverso IDEA sogno una grande rifondazione sostenibile del mondo del lavoro.

L’attuale modello a deleghe strette sta sempre più arrancando. Buttare più quattrini in un’organizzazione burocratizzata non risolve i problemi, li peggiora. Esemplare il caso della Sanità, ormai al collasso organizzativo. L’idea consiste nel mettere al centro delle leadership del XXI secolo una declinazione innovativa del concetto di delega, affinché essa possa incidere in modo radicale sui processi decisionali, rendendoli meno strutturati, quindi più veloci. Quando si dice delega ripensata si intende anche il ripensamento creativo di selezione e formazione delle leadership.

 Sono quattro parole (Delega, Selezione, Formazione, Leadership) che vengono ad assumere significati e configurazioni diverse rispetto al modello organizzativo dell’attuale CEO capitalism.

Un esempio di delega limite a cui puntare è quella che diamo al medico anestesista prima di entrare in camera operatoria. Sappiamo che verremo addormentati, ma non avremo mai, al di là della statistica, l’assoluta certezza che il risveglio ci sarà. La modalità di delega proposta da questa idea organizzativa, ispirata appunto al medico anestesista, è esattamente opposta a quella che il modello CEO capitalism affida alla sua struttura convenzionale, staff e società di consulenza comprese. Così ci si focalizza sulla prima parte del processo decisionale, cioè “obiettivi-strategia”, perdendo di vista la realtà, che la cogli solo focalizzandoti nella “execution”.

Il leader del XXI secolo è colui che delega molto, ma è in grado di non perdere mai il fil rouge del potere e della responsabilità.

 In proposito, suggerisco di studiare, in un’ottica negativa, il “Processo Decisionale” adottato dalla burocrazia europea nel caso della fissazione preventiva di una data per l’introduzione coatta dell’auto elettrica: una decisione burocratica, di certo impeccabile nella forma, presa da una serie infinita di comitati prestigiosi, società di consulenza, politici di peso. Costoro non sono stati capaci di valutare un aspetto non considerato strategico del processo, avendo sottovalutando il peso e la centralità del mercato e la volontà dell’acquirente. Probabilmente, consideravano il prodotto auto non com’è percepito dai clienti, cioè una protesi della propria casa e un motore delle proprie libertà, ma alla stregua di un farmaco, ove il fruitore viene coartato all’acquisto con altre modalità. E nell’idea organizzativa proposta, quale sarà il ruolo di IA? Estremizzando le sarà affidato un ruolo attivo nel controllo amministrativo in senso lato, come fosse un normale CFO con la sua struttura di controllo.

IDEA deve molto agli studi del monaco benedettino e sommo teologo sapienziale Elmar Salmann (per alcuni la persona vivente più intelligente) con la sua sintesi organizzativa suprema “Un Convento saggio elegge sempre un Abate che abbia caratteristiche opposte a quelle del suo predecessore”. Così, con la scelta del leader il Convento sceglie pure la “filosofia del cambiamento” adatta al presente-futuro, che farà discendere dal nuovo Abate e non dalla Curia, conservatrice per definizione, difendendo così l’indipendenza culturale e operativa dell’Abbazia.

Ricordo che nel paese ove il lavoro è più valorizzato e protetto, la Svizzera, un lavoratore su tre ormai lavora sotto stress continuativo, limite che gli studiosi quantificano come equivalente a un esaurimento nervoso permanente.

Nel Grand Tour (in presenza o in streaming) parleremo in dettaglio dei tre casi sopra citati ove la fase di execution si è realizzata con successo e anche del contesto filosofico-politico esterno, stante il contrasto sempre più accentuato fra Occidente e Oriente, fra Patriziato e Plebe.

Il taglio sarà colloquiale, come davanti a un caminetto.

Qua sta la “ciccia” dell’idea organizzativa, cioè la sua fattibilità. Anticipo un aspetto del terzo dei “casi” proposti, ove si sta sperimentando una versione estrema dell’idea organizzativa. Quella mutuata dalle orchestre da camera che suonano senza il direttore, con il primo violino che dalla sua sedia di fila sostituisce il direttore-concertatore.

Questa presentazione non ha alcun obiettivo di tipo economico, politico, men che meno personale. Il fatto stesso che io dedichi l’intero mio novantunesimo anno a incontrare, in presenza o in streaming, tutti quelli che sono interessati a IDEA è la conferma di quanto creda in essa. Il contatto diretto significa anche trasferire a tante persone la capacità di fare spazi nella loro mente (a capienza non illimitata) sostituendo il “vecchio” con il “nuovo”, se quest’ultimo lo merita.

Ringrazio l’amico Gianni Lorenzoni, professore emerito di management strategico a Bologna, per il contributo fondamentale dato nell’inquadramento concettuale di questa idea e al costante lavoro comune che facciamo per la sua realizzazione.

Poiché IDEA è concepita per le grandi medie piccole organizzazioni umane, senza alcun risvolto ideologico o politico, la illustrerò in qualsiasi sede: dal Parlamento al Vaticano, dalle Università ai Giornali/TV, dalle Organizzazioni Imprenditoriali, alle Banche, ai Sindacati, dai Partiti politici ai Centri culturali, agli Istituti religiosi.

Zafferano.news

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