Europa vs. Italia? Prossimamente accadrà di tutto, ma non succederà nulla. Ripeto una mia vecchia sintesi, valida sia per l’Italia che per l’Europa: “Da quasi trent’anni siamo diventati dei poveracci governati da poveretti”. Sarà dura uscire da questa situazione, trent’anni di Ceo capitalism non sono passati invano. Siamo malati, molto malati e sappiamo che ci metteremo un paio di lustri a riprendici, il cancro dell’economia e della politica praticato da costoro in nome di un mondialismo d’accatto, ha lavorato in profondità, gli attuali leader, vecchi e nuovi, compiranno il loro ciclo vitale e scompariranno. Il bello del mondo ai tempi della rete è che ciascun leader ha una sola chance: arrivi velocemente al potere, altrettanto velocemente scompari. Per difenderci da costoro rimaniamo umani, e ce la faremo.
La nostra manovra verrà bocciata da Bruxelles. Perché? Perché è giusto così. Non pensate ai numeretti del debito, del Pil, del deficit, quelli sono specchietti per noi giornalisti, politici, economisti. La decisione è politica, è di vertice. Lo ha anticipato Le Figaro “Bilancio: l’Italia si rifiuta di obbedire a Bruxelles”. Questo è il problema, i liberti si sono rivoltati, devono pagare. E così sarà.
Per noi addetti ai lavori la storia è nota. Non appena Emmanuel Macron si è accorto che il nuovo governo Conte, sbrindellato e in parte incompetente. non era più disposto a prostituirsi, scambiando “flessibilità” con accettazione supina di tutti gli immigrati prevenienti dalla filiera “criminali africani-scafisti libici-Ong occidentali”, come avevano fatto Emma Bonino e Matteo Renzi, questo governo è diventato un nemico. “Hotspot” nel linguaggio degli euro burocrati significa “campo di concentramento”. Volevano trasformare la Sicilia in una seconda Turchia, senza però pagare la stessa tangente (6 mld €) riconosciuta allo stato canaglia turco. Oltretutto, in questi anni noi abbiamo ottenuto non del cash ma l’autorizzazione ad auto indebitarci. Pare incredibile, ma è così: autorizzati a fare debito a nostro carico (sic!) per prendere 700.000 migranti. Aver rifiutato questo ricatto è stato di per sé il vero cambiamento. Questa è la mossa che ci ha messo fuori dalla cupola europea. Potevamo scrivere, anziché 2,4, 1,6: sarebbe stata la stessa cosa. I liberti non devono avere iniziative, solo ubbidire, punto.
Come andrà a finire non lo sa nessuno. Quello verticistico europeo è un mondo ipocrita, artefatto e contraffatto, infinite le opzioni che si possono verificare. Chi poteva immaginare che l’idea folle “America First”, concepita e implementata da un buzzurro come The Donald, descritto dai dem come un idiota, avrebbe consuntivato “numeri” straordinari, imbarazzanti per le élite euro-americane? Che una Angela Merkel diventasse d’emblée da statista mondiale ad anatra zoppa, silente e sempre più politicamente ingobbita? Che uno come Emmanuel Macron, da potenziale leader della giovane Europa, si ritrovi sull’orlo di una crisi di nervi? Si starà chiedendo, come Luigi XVI: quello dei gilet gialli sarà una rivolta o una rivoluzione?
E’ sotto schiaffo di una donna di 51 anni (Jacline Mourand, 800 € al mese) leader di 300 mila poveracci delle zone agricole-periferiche. Una decina d’anni fa l’establishment aveva loro detto “comprate auto diesel, sono le meno inquinanti”. E ora i “competenti” danno il contrordine: “sono lo sterco del mondo dell’auto”. E allora via all’aumento di 6,5 centesimi, chiamandola, senza vergogna alcuna ,“tassa ecologica”. Un balzello per poveracci: per l’assenza di mezzi pubblici non hanno altra opzione di mobilità che usare le loro vecchie auto diesel. Il balzello, spiegano i nuovi “competenti”, dovrebbe servire a pagare il passaggio verso le auto elettriche, che loro (lo sanno) non potranno mai acquistare. Quelle che ci sono, poi, quando infilano la spina per la ricarica dall’altra parte trovano sterco fossile (però non si deve dire). Ridicoli. Giustamente i gilet gialli, grazie alla rete, hanno capito il giochino: loro pagano la carbon tax così finanziano le Tesla per le élite del XVI°. Ci rendiamo conto di chi governa la Francia, e l’Europa?
Caro Presidente Conte, vada ogni settimana in tv e sul web, e racconti tutto, ma proprio tutto del rapporto con l’Europa, con assoluta sincerità. Nel mondo della rete dire bugie è un’idiozia. Noi cittadini vi giudicheremo, senz’altre mediazioni pelose. Per ora il vostro bilancio è contrastato: buono su immigrazione e sicurezza, scadente sul resto. Lo sapete che ogni giorno che passa siete insopportabili? Troppe chiacchiere, pochi fatti.