1 “Rogo Thyssen, l’Italia: Manager tedeschi scontino la condanna”. Ma siamo pazzi? Cosa salta in mente al ministro Orlando? Si rende conto della gravità della sua mossa di scrivere al suo omologo tedesco di far eseguire la sentenza sulla strage di Torino? Lo sa che Harald Espenhah, sarà pure stato condannato a 9 anni, quindi sarà pure un criminale certificato, ma è un Ceo ed è pure tedesco? Lo sa che il nome corretto dell’azienda è Thyssen-Krupp? Sa cosa significa in Germania Krupp? Si documenti. Non si ricorda il caso Cermis? Eppure c’era il mitico presidente Bill Clinton, così aperto verso di noi? Ha presente come è andata a finire? Avemmo il danno dei morti e la beffa dei non risarcimenti, gli sberleffi di militari assassini per gioco, eppure impuniti. Temo sarà la stessa cosa, visto che l’Europa senza la Germania non esisterebbe e i tedeschi lo sanno. Si è reso conto, caro ministro, che la Germania è il Weinstein d’Europa, un produttore puttaniere alle quali le 26 starlette tutto devono e tutto danno. Il nostro destino è segnato, starlette siamo e tali dobbiamo restare, facciamocene una ragione.
2 “La Germania rinvia in Svizzera sempre più richiedenti asilo”. Sulla stampa svizzera si moltiplicano titoli di questo tipo. Ricordate? Il 2015 è stato l’anno dei migranti: in Germania, oltre un milione furono le richieste di asilo (sollecitate da Merkel che, grazie a ciò, voleva diventare una statista un tanto al chilo) e 40 mila in Svizzera. Ora Merkel ha cambiato idea, i confini sono controllati con ferocia, così l’applicazione del Trattato di Dublino. Scrive Nzz am Sonntag: nei primi otto mesi le richieste tedesche verso la Svizzera per rispedirgli quei migranti che erano entrati in Germania dal loro territorio sono aumentate del 70%. Ancor più marcato l’aumento delle procedure di rimpatrio accettate dalla Svizzera: più 185%. Ovviamente il trattato garantisce la reciprocità, quindi la Svizzera sta facendo altrettanto verso i paesi confinanti dai quali erano arrivati. Dei 5.800 migranti da espellere la Svizzera ne ha già realizzate 1.600, di cui 670 verso l’Italia. Con noi il giochino del rifiuto si interrompe: noi non sappiamo con chi rivalerci. Siamo geograficamente sfigati.
3 “Un sottomarino per trasportare cocaina”. La polizia antidroga colombiana ha scoperto sul fiume Paita un sommergibile pronto a partire, in grado di trasportare 7 tonnellate di cocaina, sia in Usa che in Europa. Non sarebbe meglio abbandonare le droghe e buttarci sul vino?
4 “Tutti a Coazze in Valsangone”: oggi arrivano le capre camosciate delle Alpi”. Oggi alle 17,30 a Coazze (Torino) arriva il mitico gregge delle capre camosciate delle Alpi (una rarità), direttamente dall’alpeggio del Sellery (transumanza di ritorno). Forme di chevrin (formaggio prelibato) e cotillon ai partecipanti. Chi può ci vada, un giorno da essere umano giova al nostro umore.
5 “Camera ardente”. Geniale il Manifesto a fulminare la nuova legge (truffa?) del Parlamento italiano. Dopo aver letto le analisi delle migliori penne dell’analisi politica confesso la mia inadeguatezza sugli scenari politici. Capisco i vantaggi per Berlusconi, non vedo quelli per Renzi, ancor meno quelli per Salvini. Allo scopo di “comprare tempo” l’interesse minimo dell’establishment nostrano è un governo Renzi-Berlusconi, più cespuglietti vari. Era questo il modello/metodo migliore per arrivarci? Mi pare barocco.
6 “Chapeau a Mario Sechi (List)”. Ci voleva uno che l’America la conoscesse sul serio per scrivere finalmente la verità: l’Obama Care deve essere riformato in fretta, non per motivi ideologici, ma prima che faccia crac. L’Obama Care altro non è che un flusso (fiume?) di denaro pubblico destinato alle casse delle aziende assicurative che sfiora appena i malati. Chi avrà il coraggio di dirlo alla sempre pimpante Giovanna Botteri?