Rassegna stampa del Cameo

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1 “Elon Musk è il padre del Bitcoin?” Il Blog Medium sostiene che Elon Musk si nasconda dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, ergo sia lui il mitico inventore del mitico Bitcoin. Con un tweet Musk ha smentito “Non è vero”. In America Musk è definito visionary, in italiano si traduce visionario, come apòta preferisco cacciaballe, ma per la prima volta gli credo.

L’aspetto più interessante del bitcoin è la sua modalità di “estrazione”, ove il parametro da assumere è ignoto ai più. E’ un mostruoso consumatore di energia elettrica per poter nascere e vivere. L’ente Bitcoin Energy Consumption Index di Digiconomist ha comunicato che se l’ecosistema bitcoin fosse uno Stato sarebbe il 61° per consumo di energia elettrica, superiore ad Austria, Ungheria, Croazia. Una singola transazione utilizza energia pari a quella che alimenta 10 case americane.

2 “Non sempre una frittata riesce”. Come non essere d’accordo con Prodi? Specie se si tratta della frittata trippata alla fiorentina (i fiorentini amano il quinto quarto).

3 “Russia, Turchia, Iran, negoziano il futuro della Siria”. L’Europa dei salotti è insorta, stigmatizza con fermezza questo fatto. Eppure, esattamente cento anni fa, Francia e Regno Unito, in Siria giocavano con i confini, con la stessa durezza e spregiudicatezza. Eppure i nostri attuali intellò, dimenticata la Libia, scrivono: “Quando gli aerei di Putin si scontrano con l’umanesimo di Voltaire (sic!), non c’è storia, vincono le bombe”. Che dire? Meglio tacere.

4 “Suu Kyi vola in Cina”. La mitica (per gli europei radical chic) Suu Kyi si è stufata di essere messa sotto accusa (addirittura per genocidio del popolo rohingya), dall’Onu, dai leader europei, dal Papa, persino dalle Ong di Soros. Ha preso l’aereo, è andata da Xi Jinping, con il suo Capo di Stato Maggiore, e si è accucciata sotto le sue ali e ha chiesto protezione. L’ha ottenuta. Tranquilli, anche la Birmania sarà cinese, mai più parleremo dei rohingya.

5 “Il Cremlino interferì in Italia sul referendum: Parola di Biden”. E ora Putin aiuta M5S e Lega per le politiche 2018 (povera Giorgia Meloni sempre snobbata perché donna). Quindi il 60% degli italiani, specie giovani e ultrasessantenni, un anno fa si sono fatti “intortare” da quel diavolo di Putin, e ora si apprestano a votare per Di Maio e Salvini raggirati da emoticon putiniani. Sono senza parole. Mi secca dirlo, ma Di Maio rispetto a Biden sembra un gigante. Una domanda: perché tutti gli intellò critici feroci sulle fake in Rete non cavalcano questa fake istituzionale di Biden? Equivale a una scia chimica, seppur vice presidenziale? Ci scriverò un Cameo.

7 “Do not resuscitate (con not sottolineato e firma autografa)”. Il titolo è mio. Un settantenne arriva all’ospedale di Miami senza sensi e senza documenti, viene spogliato, i medici scoprono la scritta tatuata sul petto, interpellano il bioeticista interno, sentono il direttore sanitario (e immagino il Board), in poche ore decidono di rispettare le sue volontà. Muore senza essere risvegliato. Gli americani hanno ormai assimilato i principi fondanti del ceo capitalism, ergo si guardano bene dal sottostare al burocratico Servizio Sanitario Nazionale, tipo Italia. Questi avrebbe seguito il vecchio protocollo del vecchio Ippocrate, l’avrebbe rianimato, poi, con l’aiuto di psicologi, avrebbe cercato di scoprire se il tatuaggio era frutto di un impulso o di un ragionamento meditato. Diciamocelo, avrebbe speso un sacco di quattrini statali per un settantenne mal messo, ergo non più utile alla società civile.

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