PER IL 2022 MI AUGURO DI NON PASSARE DAL LOCKDOWN PSICOLOGICO AL BLAKOUT FISICO

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Per me, vecchio apòta, il 2021 si è chiuso in modo banale, compiendo ottantasette anni, però intellettualmente è stato un anno divertente. Per moltissimi italiani perbene così non è stato.

Una lettrice ha scritto una mail alle 23,57 del 31 dicembre, mentre dormivo il sonno del giusto. “Sono disperata. Mi piacerebbe una sua sintesi profetica del 2022 che mi sollevi un po’ il morale.” Appena sveglio, le solite cinque del mattino, ho risposto a mò di tweet: “Non sono un profeta, men che meno un influencer, capisco la sua disperazione. Lei ed io facciamoci un augurio: “Non passare dal lockdown psicologico conseguente alla pandemia da virus al blackout energetico conseguente alla pandemia da clima di prossimo arrivo”. Io non ci conto più di tanto. Sarà il concetto che cercherò di declinare nei Camei del 2022, raccontando le sempre meno divertenti gaffe decisorie del potere dominante.”

Il modo con il quale gli establishment occidentali sanitario-politici hanno gestito la pandemia del Virus di Wuhan è stato imbarazzante. Molto meglio hanno fatto Giappone, Corea, Taiwan, ma è consigliabile non parlarne, perché la vulgata colta ha deciso che i migliori del reame siamo noi europei, italiani in particolare. Sulla Cina il business ci impone il silenzio. Meglio stendere un velo pietoso su OMS, ancor più sull’Europa dell’EMA, di Ursula von der Leyen, sul nostro governo del 2020 (indimenticabile “Abbiamo tutto sotto controllo” di Giuseppe Conte, 31 gennaio 2020) e sull’attuale.

Curiosa la modalità di gestione tipica del CEO capitalism che, a tutti i livelli, si circonda di consulenti, life coach, guru motivazionali, comunicatori dei media, per la banale ragione che per le posizioni di vertice (vale per ogni professione, la comunicazione in testa) si sono scelti leader che leader non sono e mai lo saranno (mi auguro che Mario Draghi si sfili appena può).

Mi ricordano gli eunuchi della dinastia Tang (618-907) che avevano molti punti in comune con la Commissione di Ursula von der Leyen. Questa in effetti è tutta concentrata sull’autodistruzione culturale dell’Europa stessa, in nome di presunti sensi di colpa che si estrinsecano con un desiderio infinito di espiazione di un passato, assolutamente identico a quello di tutti gli altri popoli del mondo. Purtroppo, la Cancel&Woke Culture prenderà sempre più piede, beneficiando a piene mani della nostra stupidità politicamente corretta.

A tutti i livelli del “Potere” è presente l’effetto Dunning-Kruger: “Meno si conosce qualcosa, più ci si considera esperti in materia” che ha raggiunto livelli impensabili nei racconti cartacei-televisivi sulla triade “Virus-Vaccino-Pass”. Personalmente preferisco la declinazione del vecchio bardo: “Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido che crede di essere saggio”.

Ho una speranza. La storia ci insegna che a un certo punto succede qualcosa di non previsto, il vecchio viene spazzato via dal nuovo, poi, per fortuna, il nuovo diventa vecchio e viene a sua volta spazzato via dal nuovo più nuovo. Così gli eunuchi furono spazzati via dal generale Zhu Wen che si autonominò Imperatore, come ha fatto mille anni dopo Xi Jinping. Abituiamoci a ragionare con le logiche del Celeste Impero perché, come si dice a Torino, as sa mai.

Non potendo fare nulla su questo sfacelo decisionale, ci ho scritto un romanzo distopico con finale utopico: leggetelo, è un dono di Grantorino Libri, editore in Torino per voi. Un felice 2022.

Zafferano.news

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