Questo Cameo-divertissement è stato scritto di getto, senza seguire la tecnica del gonzo journalism insegnatami in un dopocena a Washington – era un martedì del 1982, nevicava – da quel genio della letteratura e del giornalismo che è stato Hunter S. Thompson. Per me fu maestro di scrittura e di vita, seppur per una sola sera.
Dopo otto mesi di una presidenza piena di colpi di scena, lunedì 13 ottobre 2025, è stata la prima “giornata particolare” di Donald Trump, ma è stata anche un punto fermo della dottrina politica americana. Pare ormai chiaro che con Trump essa si ispiri a quella del III secolo a Roma: “… diversi popoli hanno via via rappresentato minacce significative nel corso della storia – i Cartaginesi, i Parti, le Tribù germaniche – portatori di minacce mortali per Roma, che però la fecero evolvere, militarmente e culturalmente. Seguirà il suo fallimento, da imputare non ai nemici esterni, ma al Patriziato romano”.
Come le aziende falliscono sempre e solo per colpa della Proprietà, così gli Stati falliscono sempre e solo per colpa della Ruling Class al potere.
A Sharm el Sheikh, Trump ha fatto un uso industriale di blandizie esagerate verso i capibastone del Medio Oriente e dell’Europa. In realtà, noi spettatori abbiamo preso atto, in diretta tv, della fine della secolare diplomazia patrizia, e di tutto il suo caravanserraglio politico, militare, culturale al seguito.
Un immobiliarista amico e il suo genero first hanno preso il posto di pletore di diplomatici, generali, politici, intellettuali. L’obiettivo finale è stato raggiunto, molto più velocemente, nell’unica modalità conosciuta da 2.500 anni, mixando business e minacce militari.
Nel grande gioco per la supremazia mondiale fra America e Cina, il miliardo e mezzo di islamici (vedrete che presto si accoderà pure l’Iran degli Ayatollah) ha dimenticato non solo la Russia, da sempre attore primario in Medio Oriente, ma pure la Cina. Sono passati appena due mesi dal battimani propiziatorio sotto la scaletta dell’aereo, con il quale Donald Trump accolse ad Anchorage, con tutti gli onori, Vladimir Putin, ridandogli visibilità internazionale. Purtroppo per il popolo russo, il vecchio arnese comunista (da decenni è chiuso negli ori del Cremlino sognando un mondo scomparso) non capì, quindi non seppe cogliere l’opportunità di rientrare, limitando i danni, sul palcoscenico mondiale.
Chiusa, a modo suo, la vicenda Palestina-Israele, Trump offrirà presto alla Russia (l’Europa può esistere solo se va da Lisbona a Vladivostok) l’ultima chance per evitare di diventare definitivamente un satellite cinese. E far capire ai bolsi leader europei che non possiamo regalare 11 fusi orari di un sottosuolo pieno di tesori, e pure l’Artico russo, al nostro nemico mortale. Il nostro riferimento dev’essere il Popolo Russo, uno dei migliori del mondo.
Quando noi europei ci renderemo conto che il nostro “modello organizzativo” (finto democratico) ormai produce solo mostri? Possibile che non capiamo che è suicida entrare nel XXI secolo con questo vecchio arnese organizzativo? Per convincerci basta prendere come esempio la Francia. Applicando il modello organizzativo liberal–gollista, il Patriziato francese, sempre al potere da ottant’anni, è riuscito a dividerla in tre spicchi, equivalenti e incompatibili fra di loro, con dottrine politiche ispirate sia ai giacobini sia ai muscadins. Oggi sono rappresentati da tre leader imbarazzanti, come Emmanuel Macron, Jan-Luc Mélenchon, Jordan Bardella. Prendiamo, sempre a titolo esemplificativo, uno dei parametri tipici nel modello organizzativo dell’Occidente, il debito (sia pubblico e sia privato, sia dei singoli che delle imprese) riferito al PIL: Francia 320%, Italia 237% (sic!). E oplà, il fallimento del modello dell’ex impero francese è servito.
Mai avrei pensato che la pervicace applicazione di un modello organizzativo, non solo vecchio, ma pure incompatibile con il veloce mutamento degli scenari, ci avrebbe portato a questo in così breve tempo. Ovvio che, come studioso, sogni che il XXI secolo lo si affronti con il modello organizzativo (innocente) di IDEA, ma noi europei scegliamone pure uno qualsiasi, ma evitiamo di suicidarci con l’attuale, rivelatosi fallimentare.
Diamoci nuove leadership, tentiamo nuove aggregazioni, uscendo dall’ormai fallimentare modello patrizio destra-sinistra-centro. Non c’è bisogno di nessuna analisi accademica per convincerci, è sufficiente guardare i talk delle reti pubbliche e private per capire che, mentre i nostri figli e nipoti stanno entrando in IA, noi adulti stiamo continuando a bisticciare sul nulla.
Come la Roma del III secolo, in attesa dei Barbari.