Per lanciare ufficialmente “IDEA XXI SECOLO” avevo pensato a una grande conferenza stampa, oppure chiedere ospitalità ai tanti amici che fanno i parlamentari alla Camera o al Senato, ovvero tornare al Politecnico di Torino o alla Scuola di Economia e Management dell’Università di Firenze. Qua ho vissuto uno dei momenti più esaltanti della mia vita: parlare di IDEA per due ore piene di fronte a diverse centinaia di studenti e a una decina di professori senza che nessuno di loro sentisse il bisogno di alzarsi, usare lo smartphone ed io di prendere fiato, consultare appunti (che oltretutto non avevo, sfidando l’età).
Ho accettato invece la proposta di Alessandro (colui che ha digitalizzato e sistematizzato tutti i Camei e i libri di Grantorino, da mettere a disposizione di futuri studiosi sull’informazione nei primi trent’anni del XXI secolo) di fare la presentazione di IDEA dal salotto di casa mia (da oltre un anno trasformato in una curiosa RSA domestica) tramite un Video, il cui link qua troverete.
Con un Video casalingo viene lanciata ufficialmente “IDEA XXI secolo”. Si tratta di un modello organizzativo “innocente”, ad amplissimo spettro di applicazione.
Nel Video si racconta la genesi di IDEA, le sue tre applicazioni
1. una multinazionale tecnicamente fallita, rifondata, poi quotata a Wall Street;
2. una Casa Editrice e un suo curioso giornale digitale (Zafferano.news) scritto solo da editorialisti (in sei anni ha raggiunto 22.000 abbonati);
3. una piccola, semplice, ma culturalmente ben strutturata RSA domestica.
Il modello organizzativo IDEA si ispira a quello della Chiesa cattolica dei primi secoli, ed è concepito per utilizzare tutti i contributi che IA darà in futuro ai modelli organizzativi.
IDEA è la realizzazione di un sogno, quello di cercare di umanizzare il più possibile i confini della complessità della vita, lavorativa e privata. IDEA non richiede investimenti economici, pretende però un profondo coinvolgimento umano ed emotivo, soprattutto decisionalità su temi critici della vita.
Non è una App, ma è un pezzo di noi da offrire agli altri, gratuitamente.
Il Video non è fine a se stesso ma, per chi lo vuole, è l’inizio di un percorso che porta ai Chiostri lì illustrati. Un tema strategico che nei Chiostri svilupperemo sarà la rilettura di alcune parole chiave del CEO capitalism per verificare se e come renderle compatibili con IDEA e con il XXI secolo. Ne cito alcune: fatturato versus BEP, versus obsolescenza programmata, versus lobbying, versus fisco, versus comunicazione interna, etc.
L’ho provato su di me, IDEA mi ha cambiato, è diventata prima uno stile di pensiero, poi uno stile di vita, di più, è diventata un linguaggio. E il linguaggio è la nostra carta d’identità, quando lo domini, allora sì che sei padrone della tua vita e puoi essere utile alla tua comunità. Per me, vissuto per trent’anni nel più ipocrita cosmopolitismo dei CEO, il mondo ideale è fatto di comunità orgogliose delle loro specificità, non di cosmopolitismo di regime, com’è diventato oggi, tradendo lo spirito illuminista.
In questo lungo viaggio, durato una vita intera, ho visto cambiare profondamente i miei concittadini (del mondo), e con loro cambiare me stesso. All’apparenza il nostro tenore di vita è migliorato ma al contempo si sono palesate le nostre tristezze, il terrore verso il futuro, perché forse a nostra insaputa stiamo progressivamente prendendo atto della nostra sostanziale fragilità. Ci siamo convinti di essere i migliori ma lo siamo solo a chiacchiere, appena ci vengono a vedere scoprono, e scopriamo, che è solo fuffa. È chiaro che siamo arrivati a uno snodo, qualcosa deve succedere. Nessuno sa cosa. È il bello della vita. Viviamolo così!
IDEA e il suo modello organizzativo “innocente”, che tutto resetta e tutto ricrea, potranno esserci d’aiuto?
Solo gli abbonati a Zafferano.news (abbonarsi è gratis) potranno visualizzare il video di IDEA usando il link:
https://zafferano.news/pubblicazioni/idea/manifesto-video