ANCHE NEL 2025 CONTINUEREMO A SBRANARCI FRA NOI?

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Capodanno è il giorno dei consuntivi sul passato e dei sogni sul futuro. C’è una notizia, infinitesima per tutti voi lettori, ma non per me: il mio Guerra e Poesia è stato un grande flop editoriale. Non per le copie ma per l’indifferenza. E un libro che suscita indifferenza non si deve scrivere. Avendoci dedicato un’intera vita a viverlo, prima ancora che a scriverlo, la delusione è verso me stesso! Soprattutto perché nel libro le mie parole (scritte in corsivo) erano pochissime rispetto a quelle di una trentina di grandi scrittori, da me molto amati, che ho assemblato seguendo un certo fil rouge. Li ho traditi. Ormai quasi tutti sono di là, come la prenderanno?

Scrivere libri sbagliati deriverà dallo studiare su libri sbagliati o dall’essere tu uno sbagliato? Oppure stiamo vivendo la fine di un’epoca dove le leadership si sono rivelate tutte sbagliate? Non criminali di guerra, secondo tribunali on demand, ma svergognati bugiardi.

In politica, per me, la menzogna è il reato più osceno. Disprezzo profondamente costoro. Quanti saremo che la pensiamo così?

Lo sapevate che i pochi abitanti di Mayotte, isola francese nel canale del Mozambico, hanno accolto il Presidente urlandogli: Dimettiti, smettila di raccontarci bugie!  Pur non essendo francese mi sento rappresentato da questi cittadini di etnia mahoriana. Mi ritrovo in questa locuzione-sintesi di disarmante semplicità, che però sgorga dal cuore: “… smettila di raccontarci bugie”.  È ciò che provo ogni giorno leggendo i giornali o le tv di regime, ascoltando costoro blaterare sul nulla.

Ho finito La grande guerra del Peloponneso 447-304 c C. di Luciano Canfora. Sarà anche questo un libro sbagliato di un autore sbagliato? Il suo impeccabile parallelo fra quella guerra di 2.500 anni fa e le due nostre del Novecento (quella ucraina è “frutta” della Seconda o “aperitivo” della Terza?). Ci ricorda l’idiozia politica dei greci antichi trasferita pari pari, via internet, a noi europei moderni. Infatti, ateniesi e spartani, pur essendo colti, nella pratica del vivere erano degli idioti totali. Come noi, oggi.

Tucidide descrive battaglie sanguinose per mare e per terra: devastazioni, saccheggi, massacri, stragi, tradimenti, carestie, corpi devastati. E ancora, guerre civili nelle città divise fra filo Atene e filo Sparta. E questa grande volontà di combattere di entrambi i popoli pseudo fratelli come finisce? Atene e Sparta, esauste, scompaiono dalla storia.

Cari idioti ateniesi e cari idioti spartani, complimenti vivissimi, seppur in ritardo di duemila anni, per la vostra ridicola protervia.

Apri un quotidiano o ascolti un talk, dominato da conduttori sempre più macchiette di loro stessi, e ti pare di essere tornato a duemila anni fa. C’è un concetto, un verbo che accomuna loro e noi, è completamente uscito dal linguaggio di oggi, nessuno lo usa più, ma tutti lo pratichiamo: “sbranarci”. Oltretutto sbranarci sul nulla. Che gusto ci sarà mai?

Com’è possibile scegliere leader che, incapaci di risolvere i conflitti (sarebbe il loro mestiere) non sanno far altro che portare i loro popoli, dividendoli fra patrizi e deplorables, a “sbranarsi”? Prima a parole, poi con le armi?

Canfora ci ricorda che nel XIX secolo l’Europa dominava gran parte del mondo, poi con le due Guerre del primo Novecento si è suicidata, declassandosi a potenza di seconda fila. Con la prossima puntiamo forse alla terza fila?

E ora? Ci hanno ridotti a ripetere slogan senza senso: “L’Europa green sarà il giardino del mondo!”, “La cultura e il turismo sono il nostro petrolio!” E intanto la baronessa, con la sua banda di scappati da casa, distrugge le industrie e i commerci. Chi sono i colpevoli di questo scempio sociale? Lo sappiamo, eppure ci teniamo queste nostre leadership languido-scellerate che continuano a governare utilizzando narrazioni woke sempre più ridicole.

In un racconto di Franz Kafka del 1917 (Un vecchio foglio) c’è una frase che rappresenta sinteticamente il mondo di oggi. “È un malinteso, ed è quello che ci manda in rovina”. Fermiamoci a riflettere. Sarà stato un malinteso il virus di Wuhan? Un malinteso l’auto elettrica? Un malinteso la guerra ucraina e quella israelo-palestinese? Un malinteso la transizione climatica? Un malinteso l’arrivo di Donald Trump e di Elon Musk? E noi? Saremo mica diventati un malinteso di noi stessi, a nostra insaputa? Prosit!

Buon Anno a tutti, di tutto cuore.

Zafferano.news 

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