Da privato cittadino dichiaro guerra alle felpe californiane

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Ho deciso, da privato cittadino, di dichiarare guerra al neo feudalesimo delle felpe californiane (uso il grassetto perché mi riferisco a delle persone fisiche, non ad aziende o a prodotti). Ricordo che il feudalesimo (centrato il sinonimo di Massimo Montanari “Rete vassalla”) si affermò nel IX secolo, per abbatterlo ci volle un millennio, l’Illuminismo, la Rivoluzione francese, Napoleone: solo nel 1806 fu spazzato via. Fummo liberi.
Sono passati 25 anni dall’inizio dell’era digitale, quella che avrebbe dovuto cambiarci la vita. Così non è stato, anzi, secondo molti studiosi di varie correnti di pensiero (non li cito essendo troppi), abbiamo consuntivato: a) Declino della crescita economica; b) Aumento dell’indebitamento; c) Allargamento delle disuguaglianze; e a seguire d) La stagnazione; e) La corruzione; f) L’anarchia globale; g) La redistribuzione oligarchica; h) Il saccheggio del patrimonio pubblico; g) Il mistero dei salari perduti. In cambio? Possiamo consumare prodotti e cibi (scadenti) a prezzi ribassati. I cittadini si sono trasformati in “consumatori da batteria”, con uno stile di vita da finti ricchi in presenza di vite impoverite dal ceo capitalism.

Persino la Mit Technology Review sottolinea come il Pil degli Usa, dall’avvento di Internet, ha iniziato a crescere a ritmi sempre più bassi, con la quota imputabile al digitale aumentata di appena l’1% dal 2000 a oggi. Stesso percorso per la produttività. Circa il mercato del lavoro i risultati sono stati ancora peggiori, a meno di considerare lavoratori quelli sottopagati di Uber e soci, o quelli asserviti di Amazon e soci. Concorrenza? Zero, l’oligopolio delle Big Five (Apple, Google, Microsoft, Facebook, Amazon, e soci) è lo stesso da oltre dieci anni, hanno in paradisi fiscali un quarto del cash dell’intero listino S&P 500, i rari concorrenti li comprano per chiuderli, dopo aver loro tolto l’anima.

Il modello è vecchio come il mondo, i colti lo chiamano winner-take-all (tutto a chi vince), io monopolio.

La sintesi l’ha fatta Eugeny Morozov: “I dati non sono un bene come un altro e il loro mercato non è un mercato come un altro”. Vogliamo, come giusto, sfruttare la condivisione delle informazioni? Allora i “dati” (come l’aria e l’acqua) devono appartenere a un unico Fondo di proprietà di noi cittadini, messo a disposizione, a pagamento, delle aziende che li vogliano utilizzare. Continuare con questa sudditanza dalle Big Five significherebbe far morire il capitalismo, quello vero, per overdose e creare un nuovo feudalesimo d’impronta nazista.

Per quel che vale (nulla), io non ci sto, quindi mi dichiaro in guerra (solitaria) contro costoro.

www.riccardoruggeri.eu

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