Lo confesso, da quando sono nel giornalismo ho rivalutato gli oroscopi, non tanto per conoscere il futuro (non mi interessa), ma per fare i collegamenti con il passato, a quegli anni che possano essere assimilati a quelli prossimo venturi. I modelli occidentali non sono concepiti per questa modalità, mentre lo sono quelli orientali, il cinese in particolare.
Siamo alla fine dei 15 giorni canonici di festeggiamenti per il capodanno cinese: il 2017 sarà l’anno del Gallo, simboleggiato, dicono, dal “Fuoco yin seduto sopra il Metallo”. Un passo indietro. L’oroscopo cinese permette al singolo di farsi mago, senza l’intermediazione dei professionisti dell’oroscopo stesso.
Cinque sono gli elementi: Terra, Fuoco, Acqua, Metallo, Legno, per cui si può dedurre che se il “Fuoco yin” controlla il “Metallo” ciò significa che il 2017 sarà un anno disarmonico. Cosa significa disarmonico? Ognuno lo interpreti come crede. Mi piace.
E’ però richiesta una competenza storica: poiché i “Segni” sono 12 e questo è l’anno del Gallo devi sapere cosa è successo quando, molti anni, fa il “Fuoco yin era seduto sul Metallo”. Allora scopri cose da brividi. Per esempio, l’attacco dei terroristi islamici alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001 è avvenuto in un giorno di Fuoco yin in un mese del Gallo. Così la bomba di Hiroschima del 6 agosto 1945, lo stesso per l’uccisione di Osama Bin Laden (2 maggio 2011).
Se il 2017 pare anno più di guerra che di pace, non dobbiamo però perdere l’ottimismo, perché il Gallo è riconducibile anche al “Fiore di pesco” (lo traduco in romanticismo e bellezza), quindi, proiettandola sul business, l’industria dell’intrattenimento e del glamour ne dovrebbero beneficiare (buona notizia per chi, come noi, è nel mondo della moda). A detta di tutti gli esperti, l’anno di riferimento al quale dobbiamo aggrapparci, perché è quello che ci dà più indicazioni, è il 1957. Ciascuno si chieda: cosa è stato il 1957 per me? L’Urss lancia Sputnik 2; Yves Saint Laurent lancia il “trapezio”; evoluzione del “sacco” di Dior, Gordon Gould inventa il laser; appare West Side Story; John Lennon incontra Paul McCartney; a Bolzano nasce Lilli Gruber: non ricordo altro, se non che ero innamorato.
Comunque le nubi sono fosche, dalla metà del 2016 il calendario cinese è entrato in un lungo ciclo di Terra, Metallo, Acqua, senza neppure uno straccio di elementi yang, come il Fuoco e il Legno. Personalmente mi auguro di arrivare al 2022 per avere la certezza di rivedere le stelle, cioè il mitico anno della “Tigre Acqua yang”. Lo dobbiamo sapere, Metallo e Terra non sono favorevoli per le persone con Metallo forte (leggi i leader).
Sull’influenza dei segni sulla globalizzazione c’è molta reticenza nella branca del Partito Comunista cinese che si occupa di oroscopi. E’ come se il grande timoniere Xi avesse imposto la censura su quelli riferiti alla politica e all’economia. E’ indubbio che se l’attuale globalizzazione unidirezionale (una pacchia per i cinesi) dovesse interrompersi, perché gli operai bianchi, sporchi, ignoranti del Michigan e del centro dell’Inghilterra si impuntano, ottusamente, nel non voler fare media statistica con i loro colleghi del Guangdong, qualcosa di sgradevole potrebbe succedere. L’unica notizia filtrata dalle segrete stanze è il rammarico cinese per l’uscita di scena di David Cameron (il sospetto che fosse un venduto l’avevo) e la sua sostituzione con il tailleur rosso fuoco di Theresa May, una “Donna-Metallo forte” che li ha irritati (i cinesi, curiosamente, preferiscono gli inetti).
Lo confesso, sono entrato pimpante nelle logiche del calendario cinese, ne esco perplesso. Mi chiedo: perché neppure un accenno a Donald Trump? E’ come se la sua ingombrante figura fosse stata rimossa d’imperio. Che i loro hacker di stato abbiano già preparato un “pacco” che lo porterà dritto all’impeachment? Suggerisco di metterci in pausa per un anno, spegnere il Fuoco yin, rottamare il primo leader Metallo forte che ci capita a tiro, attendere sereni la più rassicurante Tigre Acqua yang. Usiamo il 2017 come anno di transizione, concentriamoci sull’intrattenimento, sul glamour, abbandoniamoci alla mondanità, mi sa tanto che sia anno da Titanic (yang o yin?).
Riccardo Ruggeri
