E’ arrivato il momento di dire, a bassa voce e con grande rispetto verso le Istituzioni repubblicane: “Ragazzi, ci siamo!”
Dopo 10 mesi di pieni poteri politico-economico-culturali al Conte Bis, pieni poteri sanitari al Comitato Tecnico Scientifico, all’Istituto Superiore di Sanità, pieni poteri managerial-logistici a un commissario-dictator, che ci hanno venduto come il miglior supermanager su piazza, un lockdown primaverile lungo e feroce, una serie di lockdown autunnali di diverse colorazioni, fino al lockdown più crudele, quello di Natale, si impongono i consuntivi. Dal febbraio 2020 abbiamo subito ogni tipo di vessazioni, incomprensibili visto che in termini di gestione del COVID, siamo i peggiori del mondo (certificati), dopo averci illuso che eravamo fra i migliori. Ora noi cittadini abbiamo il diritto costituzionale di giudicare costoro.
In qualsiasi attività umana, democratica e liberale, chi ottiene il potere deve risponderne. A maggior ragione quando si chiedono, e si ottengono, i pieni poteri. Il Conte Bis ha governato per 10 mesi l’Italia senza coinvolgere e ascoltare il Parlamento, umiliando, con un silenzio volgare, persino il giudice emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese. Ora il pettine è arrivato ai nodi. Il bilancio dei 10 mesi del Conte Bis è un atto dovuto a noi cittadini. Ricordiamo che questo tema sarà, di certo, quello centrale del Discorso di Capodanno a reti unificate.
Le chiacchiere e le giustificazioni lessicali del governo non possono più trovare spazio, perché c’è un indice, assoluto, definitivo, riconosciuto da tutti i Paesi, che valuta i risultati delle diverse strategie, messe a punto dai diversi Paesi.
E’ il parametro “morti per 100 mila abitanti” elaborato dalla Johns Hopkins University. Dei grandi paesi del mondo siamo i peggiori, cioè siamo i primi con 111 morti per 100 mila abitanti, seguono Spagna 104, UK 99, Stati Uniti 94, Argentina 93. Il tanto vituperato Brasile di Jair Bolsonaro è a 88, ottavo, dopo la Francia di Emmanuel Macron. I due paesi che condividono con l’Italia un alto tasso di ultraottantenni, sono tra i più virtuosi, la Germania di Angela Merkel ha un indice di 30, mentre il Giappone (leader assoluto per numero di ultraottantenni) non è neppure classificato, avendo avuto complessivamente 2.600 morti, con una popolazione doppia della nostra.
Surreale la giustificazione di Giuseppe Conte: “L’alto numero dei decessi dipende anche dalle abitudini di vita dei nostri anziani: li teniamo vicini a noi”. Basta fare l’analisi logica di questa frase per capire lo spessore culturale e umano di chi ci governa. Credo non si rendano neppure conto di ciò che dicono, scrivono, fanno, avvolti come sono nella loro infinita vanità. Si sono ubriacati di potere senza sapere di essere astemi.
Mi sembra essere arrivato il momento che i parlamentari prendano posizione. Quelli dell’opposizione che da mesi piagnucolano che le loro proposte vengono sempre cassate, si dimettano in massa, in primis Matteo Salvini che, insieme a Luigi Di Maio, è stato l’impresario che ha portato sul palcoscenico Giuseppe Conte. Si dimettano i parlamentari del PD e della Sinistra, in primis Matteo Renzi che ha rivitalizzato sia un premier politicamente morto, sia un movimento allo sbando, ormai abbarbicato all’unica cosa che loro interessa: le poltrone e lo stipendio.
Dopo questa sciagurata stagione della politica tocca al Parlamento e al Presidente intervenire, per due ordini di motivi:
- I risultati osceni della lotta al Virus di Wuhan sono inaccettabili e i colpevoli devono essere allontanati.
- Chi deve “spendere” i mitici 209 mld del mitico Recovery Fund? Penseranno mica a costoro? Questi, qualsiasi cosa tocchino la fanno fallire.
Sappiamo tutti il destino finale che ci attende: O un nuovo governo di salute pubblica (abbiamo addirittura due leader di alto profilo pronti alla bisogna) oppure la Troika. Mi pare che, piuttosto della Troika, sia meglio il primo, anche senza andare alle elezioni, e nel rispetto della Costituzione.
Sbrighiamoci, e che Dio ci protegga.