UNA MINESTRA CALDA PER LA BARONESSA
Dall’infinita massa di ritagli di vecchi giornali che mi ritrovo, traggo uno spezzone di un articolo di una dozzina d’anni fa. Provo a sintetizzarlo liberamente.
“Padre, dimmi una parola: come posso salvarmi?”
“Dice il Vangelo: se uno ti percuote sulla guancia destra, porgile anche l’altra”.
“Ma di questo non sono capace”.
“Se non sai porgere l’altra guancia, tieni almeno ferma la prima”.
“Neppure di questo sono capace”.
“Se nemmeno di questo sei capace non contraccambiare ciò che hai ricevuto”.
“Padre sono una Baronessa non una della Plebe, neppure di questo sono capace”.
Il Padre, rivolto al suo primo discepolo, disse: “Prepara alla Baronessa una minestra calda, è debole, ne ha bisogno.”
Poi, rivolto alla Baronessa disse: Prendi una minestra calda, riposati, e dì a tutti che ti sei sbagliata, volevi scrivere 2135 e ti è venuto 2035. E fai la correzione. Può succedere. Ritirati a pregare in quel Convento sulle Alpi bavaresi che tu sai, nei secoli dei secoli”.
