Più passa il tempo, più avvengono fatti, eventi, mutamenti di scenario, che a me appaiono sempre più curiosi. Più cambiamenti si presentano all’orizzonte, e sempre meno trovo comunanze con i miei amici delle élite, specie quelli della maggioranza che ci rappresentano in tutti i centri di potere, nei caminetti della politica (mi riferisco a quello radiofonico di Roosevelt, non in quello televisivo di Renzi) nei board foderati di radica, nei salotti cosmopoliti, nei media, nelle case editrici, nel giornalismo alto.
Noto che stanno via via diminuendo i punti di accordo. Uno dei più saldi nel quale ancora ci riconosciamo è nella battaglia contro i No Vax. Purtroppo molti miei colleghi stanno scivolando verso il No Var, peggio verso il punto più estremo dell’analisi calcistico-sociologica rappresentato plasticamente dal mitico discorso di Gianluigi Buffon dove l’emotivamente corretto ha avuto la sua rappresentazione più alta.
A proposito dei No Vax a me piace moltissimo l’aggressività verbale e comportamentale del professor Roberto Burioli che, giustamente, si rifiuta di parlare di vaccini con chi di vaccini nulla sa, ma pretende di sapere. Questa mia totale sudditanza verso la scienza vale, per la fisica, la chimica, la matematica, la medicina, etc., non certo verso la politica, l’economia, l’informatica, che scienza non sono e dove sguazzano i più osceni cacciaballe (Elon Musk e Mark Zuckenberg in primis).
Ciò premesso mi sfugge perché questi talebani dei vaccini (io mi considero tale) non lo siano (come me) anche verso un altro celebre scienziato italiano, il professor Alessio Fasano, gastroenterologo pediatrico di fama mondiale (fondatore del Center for celiac research del Massachusetts general hospital for children). Questi contesta con altrettanta forza la moda del gluten free, praticata in modo scientificamente idiota dalle classi alte della società, pur non avendone bisogno.
Il professor Fasano ha individuato quattro categorie di questi sprovveduti: a) coerenti con un nuovo stile di vita politicamente corretto; b) innovatori per l’ennesima dieta salutare; c) ideologi che ritengono l’assenza di glutine nel corpo un’evoluzione della specie umana verso uno stato emotivamente corretto; d) banali individui che vogliono perdere peso in modo chic. Come dice Fasano quelli malati che devono assolutamente praticare diete gluten free stanno diventando una piccola minoranza. Una operazione markettara priva di ogni senso logico.
Conosco, in modo diretto o indiretto, individui delle élite, sia nostrane, sia internazionali, riconducibili alla quattro tipologie suddette, che scientemente prima si privano di fibre, vitamine, minerali che poi sono costrette a ripristinare in modo artificiale. Eliminare elementi naturali per sostituirli con altri artificiali mi pare pura follia.
Curiosamente costoro sono gli stessi che ragionano sull’opportunità di limitare il suffragio universale solo ai colti e ai competenti. Per una volta sono d’accordo, queste élite “artificiali” non sono degne di possedere il diritto di voto, per manifesta superficialità.
Post Scriptum. Si capirà che è un divertissement? Incrociare le dita sarà ammesso dal politicamente corretto?