RINGRAZIO DIO DI AVERMI DATO UNA VITA DA CONIGLIO, LUNGA E FELICE

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Ho deciso di pubblicare un Cameo della mia “Riserva privata”, dedicato a Lilli, alla sua lotta contro le nuvole nere dell’oblio.

Ringrazio Dio  per avermi dato una lunga e felice vita da coniglio (odio la guerra, e disprezzo i guerrafondai, che la propugnano ad ogni piè sospinto seppur mascherandosi, ma si guardano bene dal farla personalmente, né loro, né i loro figli!).

Dio mi ha fatto nascere in una famiglia povera e meravigliosa e, ormai è certo, Lilli ed io moriremo circondati da una famiglia meravigliosa, la nostra. Di riffa o di raffa, siamo riusciti, almeno in parte, a star fuori dall’imbarazzante mondo patrizio. Pensate la fortuna che ho avuto: sebbene sia nato in una portineria, quindi destinato ad essere servo, come lo era mia nonna del Conte PP, avrò il privilegio di morire nelle nostra RSA domestica, intellettualmente libero.

Ho sempre svolto due lavori, quindi ho avuto due vite, una diurna (il business e il management) e una serotina (lo studio del modello organizzativo IDEA). La prima ha privilegiato il rapporto con la realtà, la seconda mi ha permesso di concentrarmi su un linguaggio che mi rappresentasse. Ci ho messo un tempo esagerato per arrivarci, talmente lungo da auto-laurearmi in comunicazione, a novant’anni suonati, grazie ai Chiostri.

E la mia tesi di laurea su IDEA è sintetizzata in un tweet: “É un modello organizzativo che non aggiunge nulla a quelli in essere, si limita a togliere l’inutile, accecando i loschi tabernacoli”.

“Togliere l’inutile, accecare i tabernacoli”, il sogno di una vita! Non ho null’altro da aggiungere, Vostro Onore!

Da aggiungere rimane quanto ho visto al Museo delle Culture di Lugano. La prima mostra personale in Europa di una delle voci più potenti della pittura cinese contemporanea, quella di Chen Xi (Xinijiang, 1968). Il Corriere del Ticino (16 ottobre 2025, pag.22) riporta la recensione di Estelle Vezzoli, e un’incisione in rame del suo First Encounter (2021, 50 copie di tiratura).

Nell’incisione su rame sono rappresentati due conigli. Dall’espressione del loro sguardo, mi sono convinto che non si lasceranno più.

Sono l’io e il tu, il maschile e il femminile, il passato e il futuro, la domanda e la risposta, l’individuale e il collettivo, il patriziato e il popolo, il laicismo e la fede, la Sinistra e la Destra, l’Oriente e l’Occidente.

È stato curioso che proprio quel giorno, nella sua prima visita al Quirinale, Papa Leone XIV abbia ribadito uno dei principi non negoziabili della Chiesa. Rivolto agli italiani e al mondo e abbia detto “Tutelate la vita e la famiglianon credete ai modelli fluidi!” E lo ha fatto, con garbo papale, proprio nel tempio del laicismo repubblicano. Meraviglioso questo Papa americano, vissuto a lungo e formatosi nella sierra peruviana, lontanissimo dalla Curia e dai salotti patrizi del potere. Un Papa vero!

Il 6 ottobre 1955, quando ci incontrammo, Lilli ed io avevamo, rispettivamente, 17 e 20 anni, eravamo due conigli che si guardarono negli occhi per la prima volta. Subito decidemmo di continuare a guardarci, e poi di correre insieme. L’abbiamo fatto per settant’anni, in giro per il mondo. Continueremo a farlo, fino a quando ci sarà permesso. Ora posso dirlo: i due conigli di Chen Xi siamo noi!

Zafferano.news

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